Nato a Trieste il 13 febbraio 1881, da madre triestina (Anna Diamanti, esimia pianista che gli diede i primi rudimenti di pianoforte) e padre greco, E. intraprese gli studi musicali nella città natia con C. Coronini e A. Castelli (violino) e G. Wieselberger (armonia), per completarli poi a Lipsia (1903-1908) con S. Krehl (teoria), M. Zöllner (composizione), A. Ruthard (pianoforte), R. Hofmann (strumentazione), A. Nikisch (direzione), A. Seidl (storia della musica); si diplomò nel 1907, presentando e dirigendo un suo concerto per pianoforte e orchestra. Trasferitosi a Milano nel 1908, vi attese alla composizione della sua prima opera, Ninon de Lenclos (1910), partendo – lo sottolineò lui stesso – non da un libretto ma direttamente dal dramma di E. Hardt secondo i principi di C. Debussy e R. Strauss. Rifiutata dall’editore Ricordi, venne stampata dall’editrice A. Stahl di Berlino e negli anni seguenti rappresentata con successo a Lipsia, diretta dall’autore, a Kiel, Schwerin, Elberfeld, Magdeburg, Regensburg, Würzburg… (in Italia figurò in cartellone a Trieste nel 1919 e nel 1927, ma vi fu eseguita solamente nel 1947; l’anno seguente venne allestita a Berna e radiotrasmessa, nel 1951 a Vienna, ovunque con grande successo). Dal 1915 al 1926 E. si ritirò a Napoli dove, grazie all’interessamento dell’amico S. Di Giacomo, l’editore R. Izzo (ora Curci) gli pubblicò parecchie pagine per pianoforte, canto e piano, piano e violino. Dal 1932, dopo avervi trascorso l’estate per alcuni anni, elesse a sua patria d’elezione stabile Gradisca d’Isonzo (sede dell’industria paterna), dedicandosi fino al 1956 all’insegnamento di teoria e storia della musica presso le locali scuole medie statali, attendendo a nuove composizioni e alla revisione dei lavori precedenti. ... leggi In Gradisca, la prima cittadina d’Italia ad applaudire la sua musica (vi aveva infatti proposto un concerto orchestrale già nel 1921), visse appartato e operoso per oltre cinquant’anni fin quasi alla morte, sopraggiunta il 4 gennaio del 1974 a Monfalcone. Nel dicembre 1963 era stato ascritto tra i soci dell’Ateneo veneto e l’anno seguente l’ex re Umberto di Savoia, dall’esilio, gli aveva conferito l’onorificenza di commendatore dell’ordine della Corona d’Italia. La sua produzione comprende opere per il teatro: Ninon de Lenclos (1910), Madamigella Figaro, su libretto di Enrico Golisciani, tratta da una commedia di E. Scribe (1921, riveduta nel 1939 con l’aggiunta di una scena; prima mondiale nel 1969 al Comunale di Gradisca); Corsaresca, su libretto di A. Algardi (1926, riveduta nel 1947 con aggiunte; registrata alla Rai di Milano il 28 aprile 1962); A 200 all’ora, libretto di A. Sestan; I prati di Jalu, mimodramma su libretto di M. Gioitti del Monaco (1941); Il segno della croce, poema sacro per soli orchestra e coro su tema della triestina B. Polli (1960); musica strumentale sinfonica: Concerto per pianoforte e orchestra (1905), revisione con aggiunte nel 1942, eseguito molte volte a Trieste e ad Atene; Inno per la battaglia di Lipsia (1913); Concerto per violino e orchestra (1945); Preludio romantico (1946), per grande orchestra; Jubileum Festmarch; musica da camera: pezzi per pianoforte, per violino e pianoforte; Album di romanze (1910-1920). Ha lasciato anche un diario inedito, Appunti sulla mia vita, in cui rievoca incontri e amicizie con grandi musicisti dell’epoca (come G. Puccini, F. Cilea, P. Mascagni, M. E. Bossi e altri) e parecchi interventi di critica musicale pubblicati su quotidiani. Nel 1958 affidò tutta la sua produzione musicale alla casa editrice Ricordi di Milano.
ChiudiBibliografia
Ms Venezia, Biblioteca di Studi musicali della Fondazione Levi, Curriculum dattiloscritto (post 1963).
Edizioni (elenco parziale): Ninon von Lenclos: Oper in einem Akt von Michele A. Eulambio, nach dem Gleichnamigen Drama von Ernst Hardt, Klavier-Auszug vom Komponisten, eingerichtet von Johannes Doebber, Berlin, A. Stahl, 1912; A sera, per voce e pianoforte, testo di E. Golisciani, Napoli, R. Izzo, 1915; Candide vele, per voce e pianoforte, testo di E. Golisciani, Napoli, R. Izzo, 1915; Rappelle toi, per voce e pianoforte, testo di A. de Musset, Napoli, R. Izzo, [ca. 1915]; Ninon de Lenclos, dramma in un atto di E. Hardt, versione ritmica di E. Golisciani, musica di M. A. Eulambio, Napoli, Stab. d’arti grafiche G. Marino, 1920 (solo il libretto); Madamigella Figaro, [testo] di E. Golisciani da Scribe e Mellesville, Milano, G. Ricordi, [19??]; Corsaresca, testo di A. Algardi, s.l., SIAE, s.d. (altra, Milano, Ricordi, 1926); I prati di Jalu, Milano, Ricordi, s.d.; Il segno della croce, testo di B. Polli, Milano, Ricordi, s.d.; Concerti, per pianoforte e orchestra, Milano, Ricordi, s.d.; Preludi, per orchestra, s.n.
SCHMIDLD, I, 506; S. BULL, Index to biographies of contemporary composers, II, Metuchen, N. J., Scarecrow Press, 1974; F. STIEGER, Opernlexikon, Opera catalogue, Lexique des opéras, Dizionario operistico, Tutzing, Verlegt bei Hans Schneider, 1977-1982, I/2, 865, II/1, 315; F. VIDALI, La musica a Trieste, in EMFVG, 3/IV, 1181-1946: 1920, 1921, 1940, 1941; P. P. SANCIN - B. ROSSI - N. NANNI, La lirica, ibid. ... leggi, 2141-2152: 2146-2147; G. RADOLE, Ricerche sulla vita musicale a Trieste (1750-1950), Trieste, Edizioni Italo Svevo, 1988; R. MELONCELLI, voce, in DBI, 43 (1993), 523-524; S. RODE-BREYMANN, Die Wiener Staatsopher in den Zwischenkriegsjahren. Ihr Beitrag zum zeitgenossischen Musiktheater, Tutzing, Verlegt bei Hans Schneider, 1994; A. BOMBIG, Ricordo del compositore Eulambio figlio adottivo di Gradisca d’Isonzo, «Sot la nape», 54/2-3 (2002), 65-66; EAD., Il Musicista Michele Eulambio. Una Gloria del Friuli Venezia Giulia, ibid., 54/4 (2002), 21-28.
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