Nacque il 19 novembre 1888 a Mariano del Friuli (Gorizia). Suo padre era un seggiolaio e sua madre la levatrice del paese. A Mariano frequentò le scuole popolari ed ebbe come maestro lo studioso cormonese di storia locale Giacomo Pocar, si iscrisse poi allo Staatsgymnasium di Gorizia e conseguì la maturità nel 1909. Quindi frequentò lo studio teologico del Seminario centrale di Gorizia dal 1909 al 1913. Il 26 luglio 1912 fu ordinato sacerdote dall’arcivescovo Francesco Borgia Sedej, il primo settembre 1913 fu nominato cooperatore parrocchiale a Grado, dove rimase fino al 24 maggio 1915. In seguito allo scoppio della guerra, fu inviato in Stiria, incaricato della cura d’anime fra i profughi friulani e istriani. Dopo la ritirata italiana di Caporetto, svolse il suo ministero nuovamente a Grado, poi a San Pier d’Isonzo, a Fiumicello e di nuovo a San Pier d’Isonzo, dove rimase come parroco titolare dal 25 marzo 1935 al 26 gennaio 1940. Dal 27 gennaio 1940 al 23 febbraio 1952 fu parroco di Ronchi dei Legionari, dove l’Azione cattolica da lui guidata dimostrò quale spirito la animasse dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, quando aiutò migliaia di soldati italiani sbandati, provenienti dalla penisola balcanica, nonché centinaia di internati sloveni e croati provenienti da Visco e da Gonars, che tentavano di raggiungere le loro case. ... leggi Nel 1952 F. chiese e ottenne di essere trasferito a Dolegna del Collio. Il consiglio comunale di Ronchi dei Legionari, nella seduta dell’8 febbraio 1952, gli conferì la cittadinanza onoraria per le benemerenze acquisite durante la guerra. Il 24 febbraio 1952 raggiunse la sua nuova parrocchia di Dolegna del Collio e vi rimase fino al 10 febbraio 1970, quando si ritirò a vita privata. Morì l’8 gennaio 1974 a Villa S. Giusto a Gorizia. Il suo contributo alla conoscenza storica del Goriziano risulta di primo piano e riguarda la storia di Cormons, Dolegna del Collio, Mariano del Friuli, Medea e dei Fatebenefratelli di Gorizia. I suoi interventi di memoria storica sono pubblicati su settimanali diocesani e riviste regionali.
ChiudiBibliografia
AAG, Sacerdoti, 70 (Falzari); Ronchi dei Legionari, Archivio storico, Verbale di deliberazione del Consiglio Comunale dell’8 febbraio 1952.
V. BRESSAN, Mons. Giovanni Battista Falzari pre Tite (1888-1974), Udine, La Nuova Base, 1980, 11; G. FORNASIR - C. MEDEOT, Personalità marianesi - Adamo Zanetti e Tita Falzari, Udine, Deputazione di storia patria per il Friuli, 1982, 15; Il liceo classico di Gorizia. Storia immagini ricordi, a cura di M. BRESSAN, Monfalcone, EdL, 1992, 294; A. GARGIULO, Appunti inediti di monsignor Giovanni Battista Falzari sulle testimonianze archeologiche di San Canzian d’Isonzo, t. di diploma, Università degli studi di Trieste, a.a. 2004-2005, 421-432; A. PERCO, L’assistenza ai soldati e internati a Ronchi: modalità e problemi, in 8 settembre 1943 il caso di Ronchi, Trieste, ISSR/IFSML, 2006, 55-84.
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