Nato a Bergamo nel 1755, viene considerato il più celebre oboista della seconda metà del Settecento. Intensa fu la sua attività all’estero: partecipò alle esecuzioni londinesi di F.J. Haydn e W.A. Mozart nel 1777 gli dedicò, a Salisburgo, il concerto per oboe in do maggiore KV 314/271k. In Italia si esibì all’oboe e al corno inglese nei teatri di Torino, Venezia, Trieste, Firenze e Napoli. La sua presenza nell’orchestra del teatro di Udine è documentata nelle stagioni estive di S. Lorenzo ad iniziare dal 1792 e terminò nel 1799. Il 15 agosto 1794 si esibì all’aperto in Mercatovecchio, insieme con suo figlio oboista e i dilettanti udinesi, nel corso di una stagione particolarmente ricca di spettacoli e artisti di buon richiamo. Nell’ultimo anno a Udine suonò più volte da solista e in teatro tenne un’accademia seguita da una rappresentazione celebrativa, come attesta un libretto stampato per l’occasione dal Murero. Nelle stesse giornate in città si festeggiava la conquista austriaca della città di Mantova: il 4 agosto 1799 una sacra funzione in duomo venne accompagnata dai migliori cantanti e strumentisti del teatro. Il virtuoso F. fu ricompensato con una paga superiore di quattro volte a quella del primo violino dell’orchestra, a testimoniare quanto la sua presenza fosse prestigiosa. Un elemento che lega ulteriormente il F. all’ambiente musicale friulano è l’esistenza in un fondo musicale privato di dodici suoi divertimenti per due clarinetti, composti nel 1799 per il clarinettista dilettante conte Rodolfo di Colloredo. ... leggi Altre sei sonatine per 2 flauti traversi sono conservate nell’archivio del Museo teatrale Schmidl di Trieste, città dove il F. si era fatto apprezzare in un’accademia tenutasi il 10 settembre 1792. Nel 1801 abbandonò definitivamente l’Italia per stabilirsi a Lisbona, e qui probabilmente morì nel 1810. Molti suoi parenti (Alessandro, Angelo, Antonio, Gerardo e Pietro Ferlendis) erano musicisti, in particolare virtuosi dell’oboe.
ChiudiBibliografia
Libretti: Riverente gratulazione per le glorie di S. M. I. R. Francesco II augusto nostro sovrano nell’occasione che il professore di oboe Giuseppe Ferlendis ha l’onore di dare una pubblica accademia in questo Nobile Teatro di Udine, Udine, Murero, 1799.
Edizioni: Concerto in fa per oboe, corni e archi, revisione di G. BARBLAN, Milano, Ricordi, 1967; Sonata in fa maggiore per corno inglese e violoncello obbligato, revisione di G.C. BALLOLA, Milano, Suvini Zerboni, 1984; 12 Divertimenti in stile classico per 2 clarinetti, revisione di L. MAGISTRELLI, Pian Camuno, Eufonia, 1998; 3 Trios für 2 Flöten und Fagott (Violoncello), hrsg. von N. DELIUS, Frankfurt, Zimmermann, 2003.
M.S. ZAZO, Ferlendis, Giuseppe, in DBI, 46 (1996), 313-315; DEUMM, II, 732; MGGna, Personenteil, VI, 977-978; NGii, VIII, 682; G RADOLE, Ricerche sulla vita musicale a Trieste (1750-1950), Trieste, Svevo, 1988, 20-21; A. BERNARDINI, The Oboe in the Venetian Republic, 1692-1797, «Early Music», 6 (1988), 372-387; M. CANALE, Influenze classiche nella musica strumentale da camera a Trieste tra Settecento e Ottocento, in Itinerari del classicismo musicale. Trieste e la Mitteleuropa, a cura di I. CAVALLINI, Lucca, Libreria musicale Italiana, 1992, 105-122; G. SPANÒ, Il fondo di musica strumentale Ricardi di Netro a Udine, a cura di L. NASSIMBENI, Trieste, Associazione per la ricerca delle fonti musicali nel Friuli-Venezia Giulia, 1996, 20, 70-72; NASSIMBENI, Paganini, 51, 68, 69, 71, 90, 91, 93, 94, 140.
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