Appartenente ad una nobile famiglia di antiche origini, nacque a Gorizia il 17 ottobre 1832 da Paolo Emilio e Gioseffa de Persa. Dopo aver compiuto i primi studi nella città natale, si laureò in giurisprudenza a Padova nel 1855. A partire dal 1852 divenne membro della I. R. Società agraria del capoluogo isontino, interessandosi in particolare alla coltivazione dei gelsi e degli alberi da frutto e pubblicando anche diversi articoli di carattere agronomico. Nel 1856 diede alle stampe in lingua tedesca una prima opera di carattere storico intitolata Beitrage zur Geschichte der Grafschaft Gorz von den altesten bekannten Zeiten bis zum Aussterben der Goerzer Dynastie 1500 […]; mentre nel 1884 sempre in tedesco uscì Führer im climatische Curorte Gorz (Osterreich’s Nizza), una preziosa guida del territorio goriziano in cui molte pagine erano dedicate all’amata zona del Collio che F., aiutato anche dal fratello Emilio, cercò sempre di valorizzare. Il 2 settembre 1857 fu nominato conte dall’imperatore d’Austria Francesco Giuseppe d’Asburgo e nel 1860 ottenne anche la conferma dell’antico titolo di barone di Tolmino e Biglia. Nel 1861 venne nominato direttore del Teatro Sociale di Gorizia e durante la sua direzione furono avviati i lavori di sistemazione dello stabile. Nel 1863 istituì in città anche un circolo culturale intitolandolo “Casino del Teatro”: un luogo politicamente neutrale che si proponeva di mantenere l’imparzialità nelle lotte nazionali e nelle rivendicazioni di classe e che prometteva di offrire ai propri soci letture, giochi e serate danzanti. Nel 1884, infine, fu chiamato a presiedere il Museo orientale di Vienna. F. si dedicò con passione alla ricerca storica locale realizzando nel corso della sua esistenza numerosi lavori, molti dei quali rimasero inediti o furono pubblicati postumi. ... leggi Tra questi ultimi ricordiamo le Memorie goriziane fino all’anno 1853 stampate nel 1985 e, soprattutto, La contea di Gorizia illustrata dai suoi figli: un volume importante, frutto di accurate ricerche in archivi pubblici e privati, in cui l’autore raccolse le biografie di quasi cinquecento personaggi illustri nati o vissuti nell’antica contea goriziana, disponendoli secondo un ordine cronologico. L’opera rimase manoscritta tra le carte di famiglia fino al 1984 quando venne finalmente pubblicata grazie all’impegno del pronipote Leonardo. F. riordinò inoltre l’archivio di famiglia, restaurò l’antico castello di San Floriano del Collio e cercò di valorizzare i beni posseduti nella località slovena di Brda e la proprietà di Novali nei pressi di Cormons. Nel 1869 sposò Ernestina de Claricini dalla quale ebbe quattordici figli, quattro dei quali furono ufficiali nell’esercito austro-ungarico. Morì a Gorizia nel 1894.
ChiudiBibliografia
G.F. FORMENTINI, Beiträge zur Geschichte der Grafschaft Gorz von den altesten bekannten Zeiten bis zum Aussterben der Goerzer Dynastie 1500 nebst historischen Skizzen der uralten Patriarchate von Aquileja u. Grado […], Gorizia, G.B. Seitz, 1856; ID., Führer im climatische Curorte Gorz (Osterreich’s Nizza) und seiner Umgebung, mit einer litografischen Karte der Provinz, Gorizia, Paternolli, 1884; ID., La contea di Gorizia illustrata dai suoi figli, Gorizia, Provincia di Gorizia, 1984 (= San Floriano del Collio, L. Formentini, 1984); ID., Memorie goriziane fino all’anno 1853, San Floriano del Collio, L. Formentini, 1985.
DBF, 357; D.L. FAIN, Società di cultura a Gorizia nel XIX secolo, in Ottocento Goriziano (1815-1915). Una città che si trasforma, a cura di L. PILLON, Gorizia, Editrice Goriziana, 1991, 32; S. COSMA, Dotato di eccellentissimi vini, è il contado di Goritia […], Monfalcone, EdL, 1992, 70, 75, 78; L. PILLON, Gorizia e dintorni, Gorizia, LEG, 2000, 25, 128, 145, 214.
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