Il notaio G. del fu Pietro da Caneva svolge la sua attività professionale a Pordenone quanto meno dal 1388 al 1397. In un documento del 1396 è detto rettore della locale scuola. Nel 1408 la vedova Viana, prima di partire in pellegrinaggio per la Terra Santa, dona alla chiesa di S. Marco di Pordenone tutti i libri posseduti dal marito, tra cui un Factorum et dictorum memorabilium di Valerio Massimo.
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