Nacque a Belgrado (Udine) nel 1591. Fu fratello del giureconsulto Fabio. Laureatosi in giurisprudenza all’Università di Padova nel 1611, esercitò a Udine a partire dal 1613 la professione forense oltre a ricoprire cariche pubbliche, in particolare nel 1627 quella di provveditore ai confini, acquisendo verso la Repubblica Veneta meriti che si tradussero nella nomina di cavaliere di S. Marco nel 1635. Nel 1641 una ducale stabilì che nelle sue liti potesse essere giudicato soltanto dal luogotenente. Gli si attribuisce – con buon fondamento – una informazione e raccolta documentaria redatta su commissione del provveditore generale Francesco Pisani, comprovante i diritti della Repubblica su alcune terre di confine tra il Friuli e gli stati austriaci. Trattò per conto di Ferdinando III l’alienazione di Pisino in Istria. Nel 1633 diede alle stampe il De iure novae urbis condendae et incolendae, trattato che parla della fondazione della nuova città e fortezza di Palma sotto il profilo legale e politico. Iniziò un’opera storica, Historia della città di Udine o Annali della città di Udine, come riferisce il fratello Fabio, lavoro interrotto dalla morte nel 1646 e rimasto manoscritto presso gli eredi. Sempre il fratello Fabio annotò a questo proposito: «Alcuni fragmenti di quelli sono appresso Gio. Francesco suo figlio, ma resteranno sepolti nella dimenticanza se ad altro esso non si risolva». Gli si attribuisce Dell’origine et antichità della città di Udine, manoscritto presso la Biblioteca civica di Udine; in realtà il testo, che contiene riferimenti anche a personaggi e documenti della seconda metà del Seicento, è più probabile sia stato scritto dal fratello Fabio e costituisca parte della sua Descrittione della provincia del Friuli e della città di Udine che doveva essere pubblicata – come annunciato dallo stesso Fabio al padre Coronelli – nel 1684. Secondo il Liruti, il d. ... leggiF. avrebbe raccolto documenti per una storia del Friuli, ricerche d’archivio confermate nella corrispondenza con Ciro di Pers; forse tale opera incompiuta è da identificarsi con la Historia della città di Udine. È da escludere che siano sue le Orazioni due nel genere giudiziale dello Incerto, academico Sventato, pubblicate a Udine dal Lorio nel 1610, anche se una nota manoscritta di Alessandro Palladio degli Olivi apposta a una copia dell’opera conservata presso la Biblioteca civica Joppi di Udine, identifica l’accademico sventato “Incerto” con il d.F., nonno della moglie di Alessandro Palladio. La data 1610, antecedente alla sua laurea, e la difesa in una delle due orazioni di un fratello di nome Germanico – che non compare né nelle genealogie né nelle note di Fabio della Forza – sono elementi che inducono a rivedere tale attribuzione.
ChiudiBibliografia
ASV, Provveditori ai confini, b. 127, [V. della Forza], Raccolta di documenti per provare i diritti della Repubblica Veneta sopra alcune terre in Friuli sul confine austriaco e tirolese spettanti al vescovo di Bamberga (1072-1608); mss BCU, Principale, 797, [V. della Forza], Historia della città di Udine nella quale si contengono anco molti particolari della Patria del Friuli (copia autentica del 1746 dall’originale presso gli eredi della Forza); ivi, 1054, consulto legale di V.d. F. per causa dotale di Ciro Rizzardis contro Fulvia Bissone, s.d.; ivi, 608, F. della Forza [ma sul frontespizio, apografo, V. Della Forza], Dell’origine et antichità della città di Udine [ma è parte di Descrittione della Provincia del Friuli e della città di Udine]; ivi, 1033, F. della Forza, Indice delle famiglie nobili di Udine, fasc. della Forza, 32v-34v (biografia di Virginio della Forza); Ibid., CA, C. XIII, 143r.v, ducale 2 marzo 1641.
CAPODAGLI, Udine illustrata, 651-652; LIRUTI, Notizie delle vite, IV, 181-183; L. CARGNELUTTI, La “Descrittione della provincia del Friuli e della città di Udine” e la “Informatione” di Fabio della Forza per il padre Vincenzo Coronelli (1684), «Metodi e ricerche», 26/2 (2007), 81-106.
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