Figlio dei gemonesi Tommaso ed Elisabetta di Strassoldo, nacque l’8 ottobre 1614 a Chiasottis (Pavia di Udine), feudo della famiglia della madre. Studiò giurisprudenza a Roma e qui nel 1643 fu impiegato come maestro di camera presso il circolo del cardinale Bernardino Spada. L’anno successivo, a causa di un contrasto con un nipote del cardinale, il F. si allontanò dalla corte e rientrò a Gemona. Alla fine degli anni Quaranta, col desiderio di accelerare i tempi per essere ammesso tra i cavalieri dell’ordine di Malta, ritornò nella città eterna, ma non poté trattenersi a lungo per l’insorgere di una grave malattia, che lo costrinse a rimpatriare. Morì sulla via del ritorno il 19 luglio 1650. Nel corso della sua breve vita il F. fu in contatto epistolare con Ciro di Pers, suo amico e parente. All’età di ventinove anni redasse in latino un breve scritto di storia veneziana sulla congiura di Baiamonte Tiepolo, che rimase manoscritto per la morte prematura dell’autore.
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