Nacque a Vermegliano, nel comune di Ronchi dei Legionari (Gorizia), il 19 marzo 1897. Fu allievo dell’Istituto magistrale di Gradisca d’Isonzo, dove si diplomò nel 1919, dopo aver prestato servizio militare nell’esercito austro-ungarico durante la prima guerra mondiale. Per una quarantina d’anni insegnò presso le scuole elementari e di avviamento industriale e nei corsi per apprendisti di Ronchi dei Legionari. Per anni fu il responsabile della biblioteca magistrale del Circolo didattico e si adoperò per l’istituzione della Biblioteca comunale di Ronchi, della quale fu per anni il responsabile. Buon prosatore e verseggiatore, già nel corso degli anni Trenta aveva cominciato a collaborare con prose e versi a periodici professionali e non («I Diritti della scuola», «L’Illustrazione italiana», «Le Stagioni»), e nel secondo dopoguerra fu corrispondente da Ronchi del «Giornale di Trieste» e de «Il Piccolo». Alcune sue poesie, dall’impianto stilistico dannunziano, vennero inserite nel 1938 dall’editore Centauro nel volume antologico Dieci poeti. Fin da giovane F. coltivò l’enigmistica classica arrivando a pubblicare, con lo pseudonimo di Alceo, circa duemila lavori su riviste specialistiche quali «Penombra» e «Diana d’Alteno» e sulla popolare «Settimana Enigmistica»; nel 1961, ancora con lo pseudonimo di Alceo, pubblicò presso l’editrice La Scuola di Brescia La sfinge dei piccoli, raccolta di 222 giochi enigmistici per ragazzi. Ottimo conoscitore delle lingue tedesca, inglese e francese, collaborò come traduttore professionista con diverse case editrici traducendo una trentina di opere, prevalentemente di letteratura infantile. Dalla fine degli anni Cinquanta si dedicò, con i colleghi Silvio Domini, Aldo Miniussi e Giordano Vittori, alla compilazione di un Vocabolario fraseologico del dialetto ‘bisiàc’. Nel 1975 fu coautore, col Domini ed il Miniussi, di una Biografia e scelta di scritti in memoria di Giordano Vittori nel primo anniversario della morte. ... leggi La prematura scomparsa del collega indusse F. e gli altri vocabolaristi ad accantonare per qualche tempo l’opera maggiore, pressoché completata ma per la quale non era disponibile un editore, per curare l’edizione di una raccolta di Proverbi della Bisiacaria, che nel progetto originario doveva costituire un’appendice del Vocabolario. I Proverbi videro la luce nel 1978, quando F., ormai anziano, si era trasferito a Portogruaro presso la figlia; nella città veneta morì il 2 maggio 1980. Cinque anni dopo, nel 1985, il Vocabolario fraseologico del dialetto ‘bisiàc’ vide finalmente la luce per i tipi dell’editore Cappelli di Bologna.
ChiudiBibliografia
DBF, 369-370; EMFVG, 3/II, 1307; Antologia d’enimmi 3: 1920-1945, Piombino, Fondazione italiana letteratura enimmistica, 1974, 349; C. MEDEOT, L’Istituto magistrale di Gradisca, Udine, SFF, 1977; S. DOMINI, La piera de canton. Recordo de Aldo Fulizio, Aldo Miniussi, Giordano Vittori, «Bisiacaria», 1983, 11-12; LANCIOTTO [P. MARUCCHI], Enigmisti del passato: Aldo Fulizio (Alceo), «Il Labirinto», marzo 1983, 95; S. TAVANO, Il Goriziano nella sua vita letteraria, «Sot la nape», 2 (1987), 5-32; P.M. MINIUSSI, Il maestro Aldo Fulizio, «Voce Isontina», 8 luglio 1989, 15; ID., L’esperienza letteraria nella cultura bisiaca, in Cultura veneta nel Goriziano, Gorizia, ISSR, 1993, 101-165; I. SANTEUSANIO, Economia e società a Ronchi. Dalle ville rurali venete alla Città Mandamento, Ronchi dei Legionari, Comune di Ronchi dei Legionari, 2011.
Nessun commento