Figlio di Giulio e di Elisa Jona, entrambi ebrei, G. nacque il 17 settembre 1923 a Udine, dove è sempre vissuto. Sposò Antonietta Ermacora, dalla quale ebbe tre figli. Non avendo potuto frequentare regolarmente il Regio liceo classico ‘J. Stellini’ a causa delle leggi antiebraiche, si diplomò in quell’istituto nel 1941 come privatista. Fra il 1943 e il 1945, le persecuzioni lo costrinsero a continue fughe e ricerche di nascondigli in Toscana e nel Veneto. Nel dopoguerra si iscrisse all’Università di Padova, dove nel 1950 si laureò in Ingegneria civile edile. Lavorò presso la Società friulana cinematografi, fondata nel 1934 da Nino Gentilli. Dal 1958 ricoprì ruoli dirigenziali negli uffici amministrativi comunali di Udine e di Gorizia, prima di svolgere incarichi regionali di alta responsabilità: fu direttore dell’Urbanistica (poi Pianificazione e Bilancio), direttore del Servizio beni ambientali e culturali, responsabile del Centro di coordinamento per la rilevazione e riparazione dei danni prodotti dal terremoto del 1976, quindi direttore della Ripartizione tecnica presso la Segreteria generale straordinaria per la ricostruzione, dando una sua chiara impronta alle fondamentali leggi regionali del 7 giugno 1976, n. 17 e 20 giugno 1976, n. 30. Dal 1978 si diede alla libera professione, occupandosi prevalentemente di urbanistica. A Udine fu assessore all’Edilizia privata e alla Pianificazione fra il 1995 e il 1996. Fino ai novant’anni fu rappresentante in Italia del Fondo nazionale ebraico e fino alla morte (Grado, 10 luglio 2015) si prodigò per le associazioni cui era più vicino, in primo luogo l’Ordine degli ingegneri.
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