Il notaio G. di G. operò lungamente a Udine sia nella cancelleria del comune sia in quella patriarcale, dove registrò almeno dal 1388 al 1396 atti di processi istruiti dai vicari “in temporalibus” Andrea Monticoli e Sante Pellegrini al tempo di Giovanni di Moravia e Antonio Caetani. Era probabilmente al seguito del Monticoli quando fu incaricato di stendere la relazione della seduta del parlamento, nella quale, alla presenza del Monticoli stesso, la comunità di Tolmezzo, attraverso il notaio Giovanni Paiussio, espose al patriarca Caetani la protesta contro una deliberazione del consiglio del parlamento stesso a favore di Venzone e contro gl’interessi della sua terra. Rogava ancora nel 1411.
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