G. ricopre l’ufficio di «magister scolarum et cappellanus patriarche» di Cividale dal 1161 al 1176. Nel febbraio di quest’anno partecipa, insieme al maestro cantore Corrado, alla concessione del diritto di foro fatta ai Cividalesi dal patriarca Ulrico II. È probabilmente da identificarsi con il “magister” Giovanni “medicus”, cappellano patriarcale dal 1189 al 1195.
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