Industriale della seta nato a Gorizia nel 1840, si cimentò da dilettante nell’arte pittorica, che apprese grazie alle lezioni private che artisti professionisti, dietro ricchi emolumenti, gli impartirono. Come pittore esordì all’Esposizione industriale artistica tenutasi a Gorizia nel 1900 presentando diciannove dipinti, dei quali la massima parte, ben quattordici, erano copie tratte sia da artisti europei, che eseguiva durante i soggiorni all’estero (Van Dyck, Murillo, Rembrandt), sia da artisti veneziani (Natale Schiavoni) e goriziani (Antonio Rotta, Giuseppe Tominz). G. morì a Trieste, ridotto in miseria a causa di «talune sbagliate speculazioni industriali», in un momento imprecisato tra il 1915 e il 1917. Il 6 agosto del 1915 aveva donato all’allora Museo civico venticinque dipinti.
Bibliografia
COSSAR, Storia dell’arte, 374; V. KORSIČ ZORN, L’arte dall’Ottocento al primo Novecento, in L’arte slovena del XX secolo nel Goriziano, a cura di M. VUK, Gorizia, Goriška Mohorjeva družba, 2000, 15; ID., L’arte dall’Ottocento al primo Novecento, in Cultura slovena, 144; V. GRANSINIGH, Giuseppe Goriup, in Pinacoteca Gorizia, 78-79.
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