Nacque a Udine nel 1589, dallo speziaro di origine lombarda Gian Giacomo e nella stessa città morì il 2 marzo 1668. Della sua formazione pittorica poco si conosce, ma certamente avvenne in ambito locale, sugli esempi del Pordenone e dell’Amalteo, cui si aggiunge la conoscenza di Tiziano e del Veronese, e in seguito subì le influenze provenienti dagli esiti di Palma il Giovane, del Padovanino e di Sante Peranda. Nella produzione a carattere sacro del G. si segnala tra le prime realizzazioni la Madonna in trono con santi nella chiesa udinese di S. Giacomo; cui fa seguito un gruppo di pale datate 1638: la Consegna delle chiavi nella chiesa dei cappuccini di Udine, la Madonna in trono fra i santi Carlo, Stefano e Francesco nella parrocchiale di Giassico di Cormons e il Redentore nella parrocchiale di Colloredo di Monte Albano. A tale periodo possono essere associate la pala con Madonna, Bambino e santi nella parrocchiale di Carpacco, località dove, nella chiesetta di S. Giorgio, si conserva anche un suo San Giorgio con il drago; e la Madonna con il Bambino e i santi Gallo, Martino e Carlo Borromeo, nel duomo di Tolmezzo. Nel 1647 realizzò la sua opera di maggiore impegno e rilievo: la Raccolta della manna per il duomo di Udine (su commissione della confraternita del Santissimo Sacramento), dove faceva pendant all’Ultima cena di Pomponio Amalteo (1574), e ora nei Civici musei di Udine. ... leggi Si tratta di una composizione di grandi dimensioni e affollata di personaggi, che mette in rilievo le qualità esecutive del G., insieme con l’attenzione nell’impaginare la scena, nel calibrare le masse cromatiche e nel gusto dei particolari, ma pure i suoi limiti, evidenti nell’incapacità di formulare una visione originale del tema (qui risente del precedente analogo soggetto di Pordenone-Amalteo nel duomo di Valvasone) e nel condurre in modo equilibrato il vasto insieme di figure. Del 1650 sono invece le pale raffiguranti la Vergine con il Bambino e santi sull’altare di S. Apollonia in S. Giacomo a Udine e la Madonna con il Bambino in gloria con i santi Paolino, Antonio di Padova, Stefano, Bernardino da Siena e Giacomo Maggiore, nella chiesa di S. Mauro a Premariacco; una tela di medesimo soggetto si trova oggi nella chiesa di S. Bernardino del seminario di Gorizia, e nella stessa città, in Santo Spirito, vi è la sua Assunzione della Vergine. Datata 1651 è la pala in S. Valentino a Udine, dedicata alla Vergine con il Bambino e San Lorenzo. Nella parrocchiale di Trivignano Udinese vi sono due opere del G., dipinte intorno al 1661, un San Teodoro, all’altare maggiore e in un laterale i Santi Filippo Neri, Isidoro e Appollonia. A siffatta attività per commissioni religiose il G. alternava quella di ritrattista, con risultati di notevole valore, che lo indicano come il principale rappresentante di tale genere nella prima metà del Seicento in Friuli, prima di Sebastiano Bombelli: del 1634 è il Ritratto di Alfonso d’Arcano, in collezione privata, in cui la caratterizzazione psicologica del personaggio si unisce a un interessante squarcio paesistico (il motivo della finestra alle spalle del ritratto ha lontane origini tizianesche); le stesse componenti si ritrovano nel Ritratto di Nicolò Dragoni con il figlio, del 1645, nei Civici musei di Udine e in quello di Lucrezia Tursia Valentinis Mantica, in collezione privata. Inoltre si ha memoria documentaria (in un inventario udinese del 1670) di un suo ritratto di Antonio Zucchi con i tre figli.
ChiudiBibliografia
DELLA PORTA, Case, no 816, 284; G. BRUSSICH, Contributo alla pittura minore del Cinque e Seicento in Friuli. Fulvio e Carlo Grifoni pittori udinesi, «Sot la nape», 22/3 (1970), 23-45; R. PALLUCCHINI, La pittura veneziana del Seicento, Milano, Electa, 1981 (ristampa, 1993), 349; L. MARIONI BROS, schede, in Un Museo nel terremoto, a cura di G.C. MENIS, Pordenone, GEAP, 1988, 73; M. GRATTONI, in Palmanova fortezza d’Europa 1593-1993. Catalogo della mostra (Villa Manin di Passariano-Palamanova, 6 giugno-15 novembre 1993), a cura di G. PAVAN, Venezia, Marsilio, 1993, 34-35; G. BERGAMINI, La pittura del Seicento in Friuli, in Antonio Carneo nella pittura veneziana del Seicento. Catalogo della mostra (Portogruaro, 6 maggio-6agosto 1995), a cura di C. FURLAN, Milano, Electa, 1995, 68-69; ID., Fulvio Griffoni, in Galleria arte antica I, 156-158; C. FURLAN, Per una storia del ritratto pittorico in Friuli-Venezia Giulia. Dalle origini alla metà del Seicento, in Più vivo del vero, 30; La pala di Fulvio Griffoni della chiesa di San Giacomo a Udine. Storia e restauro, testi di P. CASADIO - M. T. COSTANTINI - E. FRANCESCUTTI, Udine, Forum, 2007.
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