Nacque a Udine il 24 ottobre 1921, in una famiglia di antiche tradizioni. Dopo la maturità si iscrisse alla Facoltà di ingegneria dell’Università di Bologna, ma ben presto fu chiamato alle armi e destinato ad Orvieto, dove conseguì il brevetto di pilota militare. Ammesso al corso caccia presso il 4° stormo di Gorizia, si trovava nella città isontina quando fu annunciato l’armistizio. Raggiunse Roma, avvicinandosi al Partito d’azione. Si impegnò nella Resistenza prima nel Reatino e, quando Roma fu liberata, si trasferì in Friuli, dove fu paracadutato presso Lauzzana. Con Paola Del Din ed altri compagni, organizzò un efficiente servizio di radiocollegamento con i comandi inglese ed italiano. Passato nella zona di Buia, diede vita alla brigata Carlo Rosselli. Ferito in combattimento, fu catturato dalle truppe cosacche, che in Friuli affiancavano i tedeschi, e consegnato alle SS. Condannato a morte, riuscì a fuggire e presto si ricongiunse con i compagni della Resistenza. Lottò in quelle file fino alla Liberazione, meritando la medaglia d’oro al valor militare. Finita la guerra, G. riprese gli studi presso l’Università felsinea e si laureò in ingegneria, dedicandosi subito all’attività professionale. Impegnato nelle grandi costruzioni civili, operò in Spagna, Venezuela, Messico e nell’Africa ex francese, dove l’ottanta per cento della rete stradale fu realizzata su sua progettazione. Verso la metà degli anni Ottanta, poco più che sessantenne, orientò la sua attività verso il volontariato. ... leggi Scelse l’India come sede dei suoi interventi: vi realizzò acquedotti, cooperative, scuole per ragazzi abbandonati, ambulatori. Per i suoi meriti fu presidente dell’Associazione Amicizia Italia-India. Nel 2004 a Udine gli fu consegnato il premio Città Fiera Solidarietà, per il suo straordinario impegno per il progresso sociale di bisognosi ed emarginati. G. morì nella città natale il 9 aprile 2008.
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