Nacque il 14 maggio 1883 a Parenzo. Suo padre Carlo, noto agronomo piemontese di origine francese, si era stabilito a Parenzo nel 1882 e poi si trasferì definitivamente a Gorizia, con la sua famiglia, nel 1901. Si laureò in giurisprudenza all’Università di Graz nel 1906 e poi si dedicò con successo all’avvocatura a Gorizia per quasi trent’anni, fino a quando, nel 1937, per incompatibilità con la dittatura fascista, si ritirò a vita privata, dedicandosi ai suoi studi prediletti. Fu presidente di zona a Gorizia nel periodo del governo militare alleato (1945-1947). Mentre a Parigi i grandi discutevano sul trattato di pace da imporre all’Italia, egli sostenne, con Angelo Culot, l’italianità di Gorizia. Fu convinto promotore dell’autonomia del Friuli, senza la Venezia Giulia. Il 20 maggio 1948 fu eletto vicepresidente della giunta esecutiva della Consulta friulana di studi regionalistici, della quale era presidente Tiziano Tessitori, e contribuì alla stesura di un progetto di statuto normale regionale. Il 13 marzo 1949 fu eletto presidente del Movimento popolare friulano per l’autonomia regionale (MPF). Negli anni Quaranta e Cinquanta si interessò anche del lodo De Gasperi e della riforma dei contratti agrari. Fino all’ultimo scrisse su riviste locali, regionali, nazionali e straniere. Morì a Gorizia il 28 febbraio 1969. È autore di interessanti studi storici sulla famiglia Catinelli di Gorizia e la polizia di stato austriaca, giuridici sull’istituto dell’avvocazia dei conti di Gorizia, e letterari sul latinista friulano Giovan Giuseppe Bosizio ed il poeta popolaresco Rodolfo Carrara.