L’origine degli Isolani viene in genere fatta risalire alla nobile casata dei Lusignano che regnò su Cipro, Gerusalemme ed Armenia. Da Nicosia (Cipro) si sarebbero, presumibilmente verso il 1300, trasferiti a Bologna dove fissarono la propria dimora e dove vennero appunto fregiati dell’appellativo di Isolani. Impegnati attivamente nella vita politica di quella città, negli anni Trenta del Cinquecento la famiglia cadde fatalmente in disgrazia presso il pontefice Clemente VII il quale decretò la confisca dei loro beni. Da questi sfortunati eventi nacque quindi la decisione di un ramo della casata di trasferirsi stabilmente nella contea goriziana. Di P. O., rinomato giurista vissuto durante il secolo XVI, sono quasi del tutto assenti notizie che potrebbero contribuire alla ricostruzione delle sue vicende biografiche. Appartenne al patriziato goriziano e dovette indubbiamente essere destinatario di un’ottima istruzione: riuscì a conseguire la laurea in entrambe le leggi e fu in grado di affermarsi come stimato giureconsulto. Proprio in virtù della sua competenza in campo legale venne chiamato, insieme con altri esimi esperti di diritto, ad occuparsi della revisione dello statuto patrio goriziano. Sul finire del Cinquecento gli Stati provinciali di Gorizia, l’assemblea cetuale della contea, decretarono infatti di riformare le leggi municipali ed affidarono tale incarico al cancelliere della contea, Gaspare Bertis, che nell’espletamento di quel compito avrebbe dovuto essere coadiuvato da alcuni tra i più autorevoli giuristi del Goriziano. Accanto all’I. furono quindi interpellati il dottor Giulio d’Arcano, Giovanni Maria Zuppini e Giorgio Del Mestri che ebbero il compito di redigere pareri legali utili all’elaborazione di un nuovo testo statutario. Certamente il contributo dato in quella circostanza dall’I. dovette essere degno di nota se Rodolfo Coronini nella sua opera Fasti goriziani giunse a ricordarlo in qualità di «istauratore delle leggi patrie». Il testo statutario risultante dal processo di riforma venne nel 1597 sottoposto all’approvazione dell’assemblea cetuale e subito inviato a Graz per la formale sanzione. ... leggi Tuttavia, fu soltanto agli inizi del secolo successivo che le Constitutiones illustrissimi Comitatus Goritiae ottennero l’attesa ratifica, venendo date alle stampe per la prima volta a Udine nel 1605. Come riferisce il Della Bona (nelle sue Osservazioni ed aggiunte sopra alcuni passi dell’istoria della Contea di Gorizia di Carlo Morelli di Schönfeld), nel periodo tra il 1578 ed il 1592 l’I. venne chiamato a ricoprire la carica di assessore presso il tribunale provinciale di Gorizia, avendo il compito di coadiuvare il capitano, insieme con altri cinque soggetti, mentre questo svolgeva la propria funzione di giudice.
ChiudiBibliografia
Constitutiones illustrissimi Comitatus Goritiae editae et confirmatae a serenissmo principe Ferdinando archiduce Austriae […] anno Domini MDCV, Utini, Natolini, 1605.
MORELLI, Istoria, II, 123n; IV, 258; G.B. DI CROLLALANZA, Dizionario storicoblasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti, Pisa, Direzione del Giornale Araldico, 1886 (= Bologna, Forni, 1986), I, 527; FORMENTINI, Contea di Gorizia, 15-16; C. VON CZÖRNIG, Gorizia. «La Nizza austriaca», Gorizia, Cassa di risparmio di Gorizia, 1987 [trad. it. a cura di E. POCAR delle opere Das Land Görz und Gradisca (mit Einschluss von Aquileia), Wien, Braumüller, 1873 e Görz als klimatischer Kurort, Wien, Braumüller, 1874], 697.
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