Nacque a Steinbach (Württemberg) il 9 ottobre 1842. Dopo gli studi ginnasiali, frequentò l’Istituto agrario forestale di Hohenheim, dove, ancora studente, ebbe il privilegio di lavorare come aiuto nel laboratorio chimico del prof. Emil Theodor von Wolff. Al termine degli studi trovò impiego come agronomo nell’azienda del barone Eugenio de Ritter Záhony a Monastero di Aquileia. Il credito acquistato “sul campo” richiamò l’attenzione della giunta di vigilanza dell’Istituto tecnico di Udine, che nel 1873 gli offrì il posto di assistente alla cattedra di agraria ed estimo. Nel medesimo torno di tempo egli assunse l’omologo incarico presso la Stazione agraria, dal 1870 annessa allo stesso Istituto. Durante questa prima breve ma intensa esperienza, pubblicò Alcune considerazioni sull’aratro in relazione allo sviluppo dell’agricoltura friulana («Annali scientifici del R. Istituto tecnico di Udine», VII, 1873, 71-80): «poche pagine ma dettate con felice intuito e largo senso pratico». L., infatti, volle tradurre in atto le sue idee, e «ben si deve attribuire a tutto suo merito se in questa provincia vennero introdotti, adottati e diffusi aratri e altri strumenti agrari perfezionati, che segnarono un vero progresso nella meccanica agraria». Nel settembre 1874 fu chiamato da Teodoro Frizzoni, di cui era stato condiscepolo, a dirigere la Scuola pratica di agricoltura di Grumello del Monte (Bergamo), una delle prime fondate in Italia. Nel novembre 1878, resasi vacante la cattedra di agraria e di estimo presso l’Istituto tecnico A. Zanon, L. cedette ai reiterati inviti e tornò a Udine con la nomina di professore titolare di prima classe. ... leggi Non poco pesò nella scelta il fatto che nel medesimo anno la Stazione agraria si fosse dotata di un podere dell’estensione di circa nove ettari, utilizzato come «campo d’istruzione». Nel 1880 questo appezzamento venne affidato a L., che indirizzò la propria opera al fine «non di condurre un podere modello nel consueto senso della parola, ma piuttosto di offrire un esempio diretto di modello di colonia, quale s’intende qui in Friuli». Le sue Relazioni annuali, frutto di tali esperienze, vennero pubblicate negli «Annali» dell’Istituto, rappresentando «per l’economia rurale friulana una larga messe di studi, di osservazioni e di fatti tali che forse ben poche altre scuole possono vantare». Morì a Udine il 18 settembre 1891.
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