G. M., canonico di Napoli e chierico di Aquileia della camera apostolica, nato probabilmente a Napoli nel terzo quarto del secolo XIV, arriva in Friuli nel 1392 quando, il 17 novembre, papa Bonifacio IX gli dà concessione di indagare sulle vicende dell’occupazione da parte del patriarca Giovanni di Moravia della terra di San Daniele che l’anno prima si era alleata con gli Udinesi. La denuncia al papa era per l’appunto partita dalla città di Udine legata con Venezia, che dopo non molti anni si sarebbe impadronita delle terre del patriarcato. Nel 1412 insieme a Filippo Fontanelli canonico e Federico di Polcenigo decano del capitolo di Aquileia è delegato dal parlamento friulano a eleggere il nuovo patriarca Ludovico di Teck. Nel 1415 il capitolo di Aquileia vende al canonico Filippo Fontanelli un codice delle Decretali e un Terenzio ricevuti in eredità da G. M.
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