Nacque nel 1768 dal conte Giovanni Enrico e dalla nobile Lucrezia Colossis, dei signori di Meduno, dopo due fratelli, Pietro e Carlo Luigi, morti in tenera età. Studiò diritto canonico e civile all’Università di Padova. Animato da un vivo interesse per la cultura, in modo particolare per quella francese, il giovane conte si dedicò sin dalla sua giovinezza alla poesia, componendo versi d’occasione in raccolte antologiche. Dopo aver conseguito la laurea in diritto, si trasferì a Venezia dove cominciò a esercitare la professione di avvocato. Nel 1794 pubblicò la Miscellanea forense, una raccolta giuridica iniziata nel 1788. Tre anni più tardi affidò alle stampe l’opera che gli avrebbe dato maggiore notorietà, Il Friuli, un poemetto suddiviso in tre canti, in cui si racconta la storia della regione: questi versi sarebbero stati pubblicati nuovamente nel 1810, dalla tipografia di Alvisopoli di Nicolò Bettoni. Nello stesso anno tradusse in italiano Les nuits champêtres di Jean Charles de Laveaux, grammatico e lessicografo francese. All’arrivo dei francesi a Venezia, invitò la popolazione ad accoglierli con fiducia, pubblicando presso il tipografo Giustino Pasquali alcune lettere aperte, da lui scritte e indirizzate alle diverse classi sociali della città, ma immediatamente dopo Campoformido ripudiò ogni idea rivoluzionaria. Nel 1802 si trasferì a Udine dove esercitò l’attività forense. Nel novembre 1805, dopo la nuova occupazione del Friuli da parte dei francesi, d. M. fece parte quale rappresentante della città di Udine con Paolo Fistulario, Girolamo Caratti e Girolamo Caiselli del Governo provvisorio centrale – che univa ex democratici, ma anche conservatori – e che durò in carica fino al febbraio 1806. Nel 1813 si sposò con la contessina Marianna Gorgo von Fellenfeld, che gli diede cinque figli, Giovanni Enrico (1814), Lucrezia Giuseppina (1817), Carlo Camillo Francesco (1820), Giuseppina Vittoria Aurora (1822) e Giovanni Francesco Fabio (1827). Dopo il Congresso di Vienna, il sonetto Napoleone a Sant’Elena fu l’ultimo omaggio che d. ... leggi M. rivolse all’imperatore dei francesi, prima di entrare negli organi amministrativi degli austriaci, nuovi dominatori del Friuli. Considerato da questi uomo di fiducia per la sua sincera fedeltà all’imperatore, lasciò la toga quando, nel 1819, fu nominato deputato della Congregazione centrale di Venezia, carica in cui fu confermato fino al 1828. Successivamente per la sua non comune e riconosciuta capacità amministrativa, divenne consigliere di governo, per essere collocato in quiescenza nel 1841, ma pare con una pensione inferiore alle aspettative che lo avevano fatto rinunciare all’attività forense. Nel 1827, quando sembrava volesse rinunciare all’incarico in Congregazione centrale, ebbe l’onorificenza dell’ordine della Corona ferrea. Sostenne con convinzione la necessità della vendita dei beni comunali. Nel 1816 d. M. pubblicò a Udine Omaggio della provincia del Friuli a S.M.I.R.A. Francesco I imperatore d’Austria, re d’Ungheria e di Boemia che onora della sua augusta presenza la regia città di Udine. Nel 1817 cominciò a scrivere il romanzo Viaggio ad Abano che, rimasto inedito, sarebbe stato pubblicato da Dario Bertolini nel 1877: secondo alcuni critici, quest’opera ricorda nei temi e nello stile il Viaggio sentimentale (1768) di Laurence Sterne. Negli anni successivi il conte pubblicò ancora alcuni versi, ma sempre d’occasione. Morì nel 1846.
ChiudiBibliografia
J.C. DE LAVEAUX, Le notti campestri, a cura di P. DI MANIAGO, Venezia, Curti, 1797; P. DI MANIAGO, Ai grandi di Venezia, Venezia, Pasquali, 1797; ID., Ai mediocri di Venezia, Venezia, Pasquali, 1797; ID., Ai poveri di Venezia, Venezia, Pasquali, 1797; ID., Al popolo di Venezia, Venezia, Pasquali, 1797; ID., Il Friuli, Venezia, Curti, 1797; ID., Il Friuli, Alvisopoli, Tip. di Alvisopoli, 1810; ID., Viaggio ad Abano, a cura di D. BERTOLINI, Portogruaro, Castion, 1877.
V. SAVI, Il Conte Pietro di Maniago. Note biografiche e letterarie, Portogruaro, Castion, 1891; M. MICHELUTTI, La cultura e l’istruzione, in Maniago. Pieve, Feudo e Comune, Maniago, Comitato per il Millenario 981-1981, 1981, 399-418: 409; E. TONETTI, Il Friuli nel Lombardo Veneto. Amministrazione cittadina e rappresentanze di ceto (1816-1848), in L. STEFANELLI - R. CORBELLINI - E. TONETTI, La provincia imperfetta. Il Friuli dal 1798 al 1848, Udine, Accademia di scienze, lettere ed arti, 1992, 185-190; E. TONETTI, Governo austriaco e notabili sudditi. Congregazioni e municipi nel Veneto della restaurazione (1816-1848), Venezia, Istituto veneto di scienze, lettere ed arti, 1997, 233-236.
Nessun commento