Nacque ad Aubing, in Germania, vicino a Monaco di Baviera, nel 1912 da genitori emigrati da Santa Maria di Lestizza. Si distinse fin da ragazzo per la mente originale e la passione non solo per gli studi letterari e artistici, ma anche per la politica, militando presto nelle fila del Partito socialista italiano (PSI). Esule in Svizzera nel 1944, sarebbe diventato segretario della Federazione friulana subito dopo la guerra, riprendendo gli studi universitari e laureandosi a Urbino in lettere e filosofia nel 1946. Professore di ruolo, insegnò materie letterarie nella scuola media Manzoni e nell’Istituto tecnico commerciale Antonio Zanon di Udine, e storia dell’arte al Liceo classico Iacopo Stellini. Dal 1946 fu critico d’arte, vicino alle tendenze neorealiste. Nel frattempo componeva versi e scriveva racconti. Diventato giornalista pubblicista, curò le rubriche di critica d’arte per il quotidiano «Messaggero Veneto» e per la trasmissione Terza Pagina della sede Rai del Friuli Venezia Giulia. Negli stessi anni intensificava l’impegno politico. Deputato del PSI per tre legislature, dal 1953 al 1968, a Montecitorio s’impose più volte alla ribalta grazie ad iniziative ed interventi di grande risonanza non solo per il Friuli, ma a livello nazionale. Entrato a far parte della Commissione parlamentare della pubblica istruzione per il settore delle belle arti, dal 1954 al 1956 ricoprì la carica di vicepresidente della Commissione mista per la tutela del patrimonio artistico, e dal 1956 al 1967 fu vicepresidente della Commissione d’indagine sul patrimonio storico-artistico. Infine, il 10 marzo 1968, il comitato direttivo della Federazione di Udine del nuovo Partito socialista unificato lo designò alla presidenza della Camera di commercio industria artigianato e agricoltura di Udine, per cui egli rinunciò a ricandidarsi alla Camera dei deputati. ... leggi Conclusa l’importante esperienza romana, M. subentrò al conte Giancarlo di Maniago nella presidenza della Camera di commercio udinese (1969-1982), focalizzando il suo impegno soprattutto nel settore del commercio estero, impostando un metodo promozionale destinato a diventare la chiave di volta di tutta la successiva attività dell’Ente, a partire dalla felice ideazione del marchio “Made in Friuli” che, oltre a segnalare la qualità dei prodotti che lo portavano, voleva significare e pubblicizzare anche l’onestà e la laboriosità del popolo friulano. Inventò il “pentagramma” – costituito dal formaggio Montasio, il prosciutto di San Daniele, la grappa, la gubana e il vino – per far conoscere in tutto il mondo i prodotti più significativi del Friuli. Nello stesso tempo, Aldo Rizzi, direttore dei Civici musei, lo chiamò alla presidenza della neo costituita Associazione udinese Amici dei musei e dell’arte, fondata nel 1968, carica che M. ricoprì fino al 1985. Sotto la sua capace guida il sodalizio si qualificò da subito come prezioso strumento di raccordo tra Civici musei e pubblico, operando con interventi di sostanziale importanza e ponendosi con forza al centro dell’attenzione del dibattito culturale udinese. Fu allora che M. ideò lo slogan “Udine, città del Tiepolo”, avvertendo la necessità di individuare un elemento che caratterizzasse la città, nel preciso intento di riaffermarne la valenza culturale e di sottolinearne la natura di realtà proiettata verso le regioni contermini, ponte fisico e metaforico tra la Comunità economica europea e i vicini paesi dell’Est e della Mitteleuropa. In questa stessa ottica è da leggere anche il suo impegno come presidente del Centro friulano arti plastiche (1970-1989), con la promozione delle Intart, esposizioni triangolari con l’intervento di artisti del Friuli Venezia Giulia, della Slovenia e della Carinzia. M. si spense il 1° gennaio 1990.
ChiudiBibliografia
Scritti di V. Marangone: Voci segrete, Mortegliano, Tip. Cooperativa, 1939; Il canto del gallo, Udine, Idea, 1943; Urbanistica, arte, paesaggio: il dito sulla piaga: discorso pronunciato alla Camera dei deputati il 17 ottobre 1957, s.l., s.n., 1957; Finalmente la regione Friuli-Venezia Giulia!, Udine, Del Bianco, 1962; Così la legge per Aquileia fu cosa fatta, s.n.t.; Per una nuova tutela dei beni culturali: discorso pronunciato alla Camera dei deputati nella seduta del 30 marzo 1966, s.l., s.n., 1966; Sante Margherite, s.l., s.n., 1967.
Udine città del Tiepolo/da un’idea di Vittorio Marangone; realizzazione di Piero Cattaruzzi, Udine, Camera di commercio, 1977; Arti a Udine, 410; La presidenza di Marangone, in Arte contemporanea in Friuli Venezia Giulia, 1961-2011. Catalogo della mostra (Passariano, 9 aprile-28 agosto 2011 e Pordenone, 17 aprile-28 agosto 2011), a cura di G. BERGAMINI - G. ELLERO, Udine, Centro friulano arti plastiche, 2011, 97-102.
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