Di origine francese G. M. (Morescot, Morescotti, Marescalli, Mareschalehi, Marischotto) fu mansionario, copista e cantore nella basilica di Aquileia almeno dal 1480. Ivi, l’8 dicembre 1486, divenne maestro di cappella ed esercitò tale ruolo fino alla morte sopraggiunta ai primi di giugno del 1496. La sua attività di copista musicale è documentata una prima volta il 5 aprile 1480, quando venne pagato per aver aggiunto con notazione musicale la sequenza «de conceptione virginis Marie» in tre codici aquileiesi; fu comunque molto intensa come testimoniano i pagamenti corrispostigli dal cameraro del capitolo di Aquileia «per la scriptura e note» di diversi libri liturgici, ma anche «per haver renovadi chusì de note chome de scriptura parte de i graduali, antiphonarii, psalterii, himnarii, processionarii et altri libri del choro». È assai probabile che si possa trattare dello stesso «presbiter Guilelmus françese cantor» negli anni 1465-66 e 1472 presso la cattedrale di Treviso, dall’agosto 1466 al 1468 e ancora nel 1475 (questa volta citato come Guglielmo «Marescoto de Rothomago») presso il duomo di Cividale e forse anche di quel Guglielmo di Francia musico che nell’estate del 1479 in San Daniele aveva dato lezioni di canto e musica ai reverendi G.A. Fontanini e Mattia di Lorenzo.
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