Nato intorno al 1527, verosimilmente a Verona (a Brescia secondo Guerrini e Bignami), vi frequentò la scuola degli accoliti fra il 1536 e il 1539, ma poi ne uscì rinunciando a perseguire lo stato clericale. Nel 1547 concorse insieme a V. Ruffo e G. Nasco per il posto di maestro dell’Accademia filarmonica di Verona, ma fu scelto il Nasco. Dopo questa data mancano informazioni sul suo conto fino a quando tra settembre e ottobre del 1560 venne contattato tramite lettere dal canonico udinese Giovanni Susanna, su suggerimento di A. Willaert del quale era stato allievo, per il posto di maestro di cappella a Udine in sostituzione di pre Mattia da Ferrara: in quel periodo il M. ricopriva lo stesso incarico nella cattedrale di Zara. Le trattative andarono per le lunghe, anche perché i nobili di Zara e il vescovo avrebbero voluto trattenerlo; in ogni modo il 4 giugno 1561 prese servizio a Udine con l’onere di insegnare la musica ai chierici della chiesa e di dirigere la cappella in cambio di 70 ducati annui cui si aggiunsero 12 ducati da parte del comune. Non restano molte informazioni circa il periodo della sua permanenza in Friuli, conclusasi nel 1566, se non che nel giugno 1562 ebbe qualche contrasto con mansionari e cappellani i quali si rifiutavano di obbedirgli, che il 4 gennaio 1564 venne gratificato con 5 ducati per il lavoro straordinario svolto l’anno precedente nell’accoglienza di commissari veneti e imperiali e che l’8 agosto 1565 riceveva dai deputati cittadini a titolo di elemosina una tantum 5 ducati perché malato. Rientrato a Verona nell’autunno dell’anno seguente, venne eletto maestro di cappella della cattedrale e mantenne il ruolo fino alla sua morte sopraggiunta il 17 dicembre 1584. È probabile non fosse molto soddisfatto di questa nuova sistemazione se l’11 luglio del 1577, sentito che il posto udinese era rimasto vacante per la partenza di Ippolito Chamaterò, scrisse al mansionario G. Radino chiedendo di poter tornare a Udine, ma probabilmente la sua lettera arrivò troppo tardi quando ormai era stato eletto Vittore Raimondi. Un documento veronese del 1583 ci informa che il M., allora cinquantaseienne, viveva con la moglie Eufemia di quarantanove anni e col figlio Cesare di quindici in una casa degli accoliti.
Bibliografia
Della sua produzione musicale restano tre libri di madrigali e alcune composizioni sacre e profane in antologie dell’epoca: Madrigali a quatro voci a misura di breve […] secondo li toni composti, Venezia, G. Scotto, 1544 (se la data di nascita è esatta questa è opera di un compositore assai giovane); Il Secondo libro de li madrigali a quattro voci, Venezia, G. Scotto, 1548; Madrigali a cinque voci, Venezia, Ang. Gardano, 1580; Quelle fiamme, quel foco, (II p.:) Tal che mi pascho e Poi ch’io vi veggio in C. de Rore et Al., Il terzo libro di madrigali a cinque voce, Venezia, G. Scotto, 1548; Del dolce e chiaro sangue (11a ed ultima parte di Questo sì ch’è felice e lieto giorno) in I dolci frutti […] madrigali di diversi […] a cinque voci, nuovamente posti in luce per il R. P. F. Cornelio Antonelli, Venezia, G. Scotto, 1570; Dolce mia vita in Il primo fiore della ghirlanda musicale a cinque voci […] di diversi, Venezia, G. Scotto, 1577; Ave Maria Gratia plena in A. BENDINELLI, Sacrarum Cantionum quinis vocibus concinendarum, liber secundus, Venezia, R. Amadino, 1588 (rist. Frankfurt, N. Stein, 1604); De profundis clamavi ad te, Homo natus de muliere e Peccantem me quotidie a 8 voci, incompleti (Regensburg, Bischöfliche Zentralbibliothek, Proske-Musikbibliothek, manoscritto B 205-210); sei mottetti profani celebrativi a 6-8 voci, incompleti (Wien, Österreichische Nationalbibliothek, manoscritto 18951).
EITNERQ, VI, 353; DEUMM, IV (1986), 684; D. ARNOLD - T. MORSANUTO, Martinengo Gabriele, in NGii, XV, 916; D.V. FILIPPI, Martinengo, in MGGna, Personenteil, XI (2004), col. ... leggi 1187; RISM A/I/1 B 1908, 1912; RISM A/I/5 M 995-997; RISM B/I 1548/9, 1570/15, 1577/7, 1588/6, 1604/4; NVOGEL, II, 1071-1073, ni 1735-1737; 1489, no 2407; VALE, Udine, 111-113, 114, 115, 121, 131, 149, 177-180, 184, 185; P. GUERRINI, Per la storia della musica a Brescia. Frammenti e documenti inediti, «Note d’archivio per la storia musicale», XI (1934), 1-28: 17; E. PAGANUZZI, Documenti veronesi su musicisti del XVI e XVII secolo, in Scritti in onore di mons. Giuseppe Turrini, Verona, Acc. di agricoltura scienze e lettere di Verona, 1973, 543-575: 561-563; ID., Medioevo e Rinascimento, in La musica a Verona, a cura di E. PAGANUZZI et ALII, Verona, Banca mutua popolare di Verona, 1976, 3-215: 136, 165, 166, 175; G. BIGNAMI, Enciclopedia dei musicisti bresciani, Brescia, Fondazione Civiltà bresciana, 1985, 160; E. PAGANUZZI, I maestri di cappella della cattedrale di Verona dal 1520 al 1562 (correzioni e aggiunte), «Civiltà veronese», 4 (1991), 27-41; Bibliografia delle opere pubblicate a stampa dai musicisti veronesi nei secoli XVI-XVIII, a cura di O. MISCHIATI, Roma, Torre d’Orfeo, 1993 (Biblioteca musicologica, 2), 56, 57, 130, 212, 234, 235-236.
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