Nacque a Udine il 30 gennaio 1838 e venne presto avviato agli affari dal padre Pietro, commerciante e cambiavalute di Udine. Nel 1869 entrò in possesso e iniziò a gestire le attività paterne insieme ai fratelli Pietro e Stefano, dai quali si distinse tuttavia per una maggiore predisposizione allo sviluppo delle competenze in campo finanziario. Ciò gli permise di contribuire attivamente alla nascita e allo sviluppo di numerose istituzioni locali sia pubbliche che private. Il suo nome è legato prima di tutto a quello della Camera di commercio di Udine, di cui fu consigliere a partire dal 1869 e presidente dal 1888 fino alla morte. Di questo istituto, come ebbe a dichiarare l’onorevole Elio Morpurgo, M. «s’era fatto una seconda famiglia». Un altro settore cui egli apportò il suo contributo fu senz’altro quello creditizio, come emerge dalle numerose cariche ricoperte: fu tra i fondatori della Banca di Udine, di cui fu prima sindaco (1873-1888), poi consigliere (1889-1894) e quindi vicepresidente (1894-1901). Nel 1890 la deputazione provinciale lo nominò membro del consiglio di amministrazione della Cassa di risparmio, che immediatamente lo volle come vicepresidente. Fu inoltre amministratore della locale filiale della Banca d’Italia, nonché membro della Commissione di vigilanza degli istituti di credito e delle società commerciali. Morì a Udine l’11 marzo 1901.
Bibliografia
Il cav. Antonio Masciadri, «Giornale di Udine», 11 marzo 1901; I solenni funerali del cav. Antonio Masciadri, ibid., 12 marzo 1901; I funerali del cav. Antonio Masciadri, «La Patria del Friuli», 12 marzo 1901; Dizionario biografico dei presidenti delle Camere di commercio italiane (1862-1944), a cura di G. PALETTA, Soveria Mannelli (Catanzaro), Rubbettino, 2005, 307-308.
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