Fratelli appartenenti a una nota famiglia di artisti udinesi, erano dediti alla pittura, alla scultura e all’altaristica, attivi in Friuli e nel Veneto orientale dalla fine del secolo XVII a tutto quello successivo. I due spesso operarono insieme, dimostrando ascendenze dalla maniera del Longhena e di Giorgio Massari e ricevendo diverse commissioni dal cardinale Daniele Dolfin. Non sempre risulta possibile distinguerne gli apporti; tuttavia Giovanni pare dimostrare una più spiccata tendenza in senso rococò, che si può ritrovare nelle sue opere presso la chiesa di Anduins di Vito d’Asio (altare del Rosario, 1738), nella parrocchiale di Palazzolo dello Stella (1744-49), nella parrocchiale di Sedegliano (altare maggiore, 1751-62), nella parrocchiale di Buttrio (altare del Rosario, 1760-67), nella chiesa di S. Giacomo a Camino di Buttrio e nella parrocchiale di Lestizza (1763). A Giuseppe d’altra parte si possono riferire gli altari di San Nicolò, del Crocifisso, di Sant’Anna, delle Anime purganti e dell’Immacolata nel duomo di San Vito al Tagliamento (1750-63), l’altare maggiore nella parrocchiale di Clauzetto (1771-74), l’altare maggiore nella parrocchiale di Piano d’Arta (1777), l’altare di Sant’Antonio nella parrocchiale di Rivignano (1782) e gli altari maggiori nelle parrocchiali di S. Vidotto a Camino al Tagliamento (1784 circa) e di Remanzacco (1785). Alla collaborazione tra i fratelli si devono altari nella chiesa di S. Domenico a Buia (1736), nella parrocchiale di Azzano Decimo (1748-50), nella chiesa di S. Pietro presso l’abbazia di Rosazzo (1756) e nella parrocchiale di Corno di Rosazzo, nonché il busto di Daniele Dolfin nel duomo di San Vito al Tagliamento (1750 circa).
Bibliografia
P. GOI, Alcune notizie sugli scultori Mattiussi, «Itinerari», 7/1 (1973), 29-35; ID., Scultori friulani del ’700: Mattiussi e Paleari, «Quaderni della FACE», 51 (1978), 43-58; M.T. BERLASSO, I Mattiussi altaristi udinesi. Giuseppe Mattiussi un inedito a Rivignano, in Rivignano, Villa Manin di Passariano, 1986 («Quaderni del Centro regionale di catalogazione dei beni culturali», 18) 85-94; P. GOI, Il Seicento e il Settecento, in La scultura nel Friuli-Venezia Giulia, II, Dal Quattrocento al Novecento, a cura di P. GOI, Pordenone, GEAP, 1988, 137, 200, 208, 243; ID., Scultura del Settecento nel Friuli-Venezia Giulia, in Giambattista Tiepolo, 101; G. BERGAMINI, Tre secoli d’arte nel cuore della città, in Il Palazzo Valvason-Morpurgo, a cura di G. BERGAMINI - L. CARGNELUTTI, Udine, Civici musei, 2003, 90-91.
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