Nacque a San Vito al Tagliamento il 5 luglio 1698 da Francesco e Francesca Repretti. Fu avviato precocemente alla carriera ecclesiastica, divenendo sacerdote e applicandosi con passione allo studio della teologia. È ricordato per i costumi integerrimi e per le sue doti di studioso. Si dedicò anche alla poesia, componendo versi in lingua latina e volgare; nel 1734 diede alle stampe un’egloga dedicata ai Dolfin e intitolata Illustrissimi, et reverendissimi Dionysii patriarchae Aquileinsis illustrissimo ac reverendissimo Danieli nepoti in eadem Aquileinsis sede successori Ecloga in funere dicata […]. Gli altri suoi componimenti furono inseriti in diverse raccolte del tempo. Ebbe rapporti epistolari con Apostolo Zeno e frequentò i dotti concittadini Anton Lazzaro Moro, Federico Altan e Girolamo de Renaldis. Morì a San Vito il 15 maggio 1752. Nel 1753 la sua famiglia fu aggregata alla nobiltà per i servizi resi al patriarcato d’Aquileia da un loro antenato, Giovanni Mauro, canonico di Concordia nel 1576.
Bibliografia
G. MAURO, Illustrissimi, et reverendissimi Dionysii patriarchae Aquileinsis illustrissimo ac reverendissimo Danieli nepoti in eadem Aquileinsis sede successori ecloga in funere dicata a Josepho Mauro de S. Vito, Venezia, Maldura, 1734.
LIRUTI, Notizie delle vite, IV, 424-425; DI MANZANO, Cenni, 128-129; Mille protagonisti, 288; A. ALTAN, Memorie storiche della terra di Sanvito al Tagliamento, Venezia, Picotti, 1832, 84; VALENTINELLI, Bibliografia, 137; R. ZOTTI, San Vito nella storia. Uomini e famiglie notabili, Sacile, Tip. editrice Sacilese, 1926, 109-110; ID., San Vito nella storia del Friuli, Portogruaro, Castion, 1929, 186; Uomini illustri e uomini notevoli sanvitesi, «Ce fastu?», 13 (1937), 225.
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