Proveniente da una famiglia di antifascisti (il padre fu anche sindaco di Fagagna nell’immediato dopoguerra), M. nacque a Vito d’Asio (Pordenone) il 12 maggio 1933, per concentrare poi la sua esistenza a Udine, dove morì prematuramente il 10 febbraio 2001. Laureato in lettere, sposato con Carla Tamagnini e padre di due figli (Marco e Federica), M. fu docente per lunghi anni all’Istituto tecnico commerciale Cecilia Deganutti, prima di passare alla collaborazione con il Provveditorato agli studi e, su comando, all’Istituto di filologia romanza dell’ateneo friulano, dove ebbe modo di esprimere una vasta sensibilità umanistica e una profonda conoscenza della lingua e delle tradizioni popolari del Friuli. Per la sua attenzione alla promozione e alla tutela della lingua friulana, da lui arricchita con una serie di originali neologismi, si impegnò con passione anche nella campagna di sostegno all’approvazione della legge di tutela delle minoranze linguistiche storiche in Italia, il cui avvenuto licenziamento da parte del Senato fu annunciato proprio da M. il 25 novembre 1999, in occasione di una manifestazione presso la Provincia di Udine. Il cuore del suo impegno resta legato soprattutto alla Società filologica friulana, di cui contribuì ad ammodernare e ampliare il ruolo con infaticabile dedizione e con brillanti capacità di mediazione, supportate da una personalità generosa, garbata e disponibile ai rapporti umani. Dopo un primo contatto nel 1980, quando si rivelò efficace segretario al fianco di Giuseppe Bergamini nell’organizzazione della mostra a villa Manin “Civiltà friulana di ieri e di oggi”, diventò segretario dello storico sodalizio (1981-1986), poi vicepresidente per il Friuli centrale (1992-1995) e infine, dal 1996, presidente. ... leggi In quell’incarico portò un nuovo vento riformatore, atteggiato allo svecchiamento e all’apertura ai giovani, all’Europa e alla collaborazione con altre organizzazioni culturali friulane, come, tra le altre, la Deputazione di storia patria per il Friuli, il Centro friulano arti plastiche, la Cineteca del Friuli e l’Accademia udinese di scienze lettere e arti, di cui M. fu anche socio. A coronamento di questo sforzo venne, nel settembre 2000, l’organizzazione a Klagenfurt del XXVII congresso della Filologica, che per la prima volta varcò così i confini d’oltralpe, puntando alla diffusione della cultura regionale e al confronto-dialogo con realtà diverse dalla propria. Innumerevoli ed eclettiche anche le pubblicazioni di M., iniziate in sordina negli anni Settanta con il divertissement di piccole prose umoristiche per la rivista di Aurelio Cantoni, detto Lelo Cjanton, «ARC. Periodico delle regioni dell’arco alpino» (1972-1979) e poi infittite da studi impegnativi e non più solo d’occasione. Oltre alla collaborazione al rimarchevole lavoro Ugo Pellis fotografo della parola, sul tesoro fotografico dell’Atlante Linguistico Italiano (1994), M. consegna il suo nome ai due volumi della Bibliografia storica friulana (1987 e 1991) e, su un versante di più diretto coinvolgimento, alle monografie su Vito d’Asio (Âs. Int e cjere, 1992), sulla valle carnica di Gorto (In Guart. Anime e contrade della Pieve di Gorto, 1994) e su Klagenfurt (Clanfurt, 2000). Anche collaboratore dei programmi Rai, redattore per molti anni della rivista «Sot la nape», direttore del lunario «Strolic furlan» (1988-1994), insignito nel 2003 dalla Presidenza della Repubblica con medaglia d’oro per le sue benemerenze, M. fu un protagonista della vita culturale del Friuli, a cui contribuì senza esibizionismi e con mole di lavoro appassionato, ben celato dietro tratti inconfondibili da gentleman della piccola patria, dotato di humour e di equilibrio.
ChiudiBibliografia
L. PERESSI, Salût al prof. Michelutti: corot let in ocasion dal funerâl, «Ce fastu?», 77/1 (2001), 123-124; A. CANTONI, Il nestri Manlio cun altri amîs de Filologjche, ibid., 125-127; L. PERESSI, Oparis di Manlio Michelutti pe Societât filologiche furlane fin al 1996, «Sot la nape», 52/2 (2001), 118-122; G. ELLERO, Corot par Manlio, ibid., 53/1 (2001), 5-8; F. VICARIO, Ricordo del prof. Manlio Michelutti, presidente della Società Filologica Friulana, «Bollettino dell’Atlante Linguistico italiano», 25 (2001), IX-XI; ID., Filologica: lo studioso che rivalutò le radici della friulanità, «MV», 12 maggio 2011.
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