Discendente di una famiglia originaria di Pegliano di Pulfero, nacque a Canal di Grivò, presso Faedis (Udine), il 22 febbraio 1791. Visse per un paio d’anni in Germania, dove imparò i mestieri di tornitore e costruttore di strumenti a fiato. Rientrato in patria intorno al 1815, aprì una bottega a Udine al civico 1626 di Mercatovecchio; nella stessa casa abitava un altro fabbricatore di strumenti a fiato, il tedesco Giovanni Battista Gressing (1798-1844), giunto a Udine nel gennaio 1819 ed emigrato a Padova nel 1824. Collaboratore e forse allievo di M. fu probabilmente anche il carnico Enrico Magrini (nato nel 1805), del quale rimangono alcuni strumenti musicali. Nel giugno 1818 M. sposò l’udinese Regina Roldo, dalla quale ebbe sette figli; intorno al 1830 si trasferì a Trieste, dove suo padre Antonio svolgeva la professione di orologiaio. L’ultima notizia che lo riguarda risale al mese di giugno del 1832, quando Antonio Miraz morì, lasciando la moglie Cecilia Xoti e i quattro figli maschi Domenico, Ignazio, Giacomo e Giuseppe, tutti residenti a Trieste in contrada Riborgo. Si conoscono quattro suoi strumenti sopravissuti, sparsi in importanti raccolte di tutto il mondo, opere che testimoniano il buon livello artistico raggiunto dall’artigiano friulano: un clarinetto in do con sette chiavi ai Civici musei di Udine, un corno di bassetto con quattordici chiavi alla University Collection of Historic Musical Instruments di Edimburgo, un oboe a due chiavi alla Ueno Gakuen Collection di Tokyo e un flauto in bosso a due chiavi in un’importante collezione privata italiana. Il suo nome compare nel 1826 tra i soci fondatori della Società filarmonico-drammatica udinese.
Bibliografia
Regolamento per la Società Filarmonica e Filodrammatica, Udine, Vendrame, 1826, 20; A. PICCO, Lavoro artistico in rame eseguito a martello, «La Patria del Friuli», 16 maggio 1894; V. FAEL, Gli strumenti musicali del Civico Museo di Udine, «AAU», s. VI, 4 (1937-1938), 34-35; A. BERNARDINI, Woodwind Makers in Venice, 1790-1900, «Journal of the American Musical Instrument Society», 1989, 64-65; Musei in vetrina. Acquisizioni e restauri (1981-1991), a cura di C. DONAZZOLO CRISTANTE - I. REALE - T. RIBEZZI, Udine, Grafiche Fulvio, 1991, 89-90; L. NASSIMBENI, Ignazio Miraz, costruttore di strumenti a fiato, «Dom», 32/15 (1997), 3; NASSIMBENI, Paganini, 34, 53, 140.
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