Nacque da una famiglia udinese presumibilmente verso la fine del secolo XV, non si conoscono data e luogo della morte. Ricevette una buona educazione retorica in latino e in greco nelle scuole pubbliche, probabilmente a Udine, ma ad un certo punto lasciò la città, perché dal Catalogo de’ più famosi precettori di Ortensio Lando (1552) il M. risulta come precettore del conte d’Alife, nel Regno di Napoli. Non è possibile ricostruire i suoi molti spostamenti, che toccarono sicuramente Napoli e Milano, dettati dalla necessità economica, ma forse anche da un temperamento irrequieto. Sembra che abbia abusato dell’amicizia con Marcantonio Flaminio: a Milano si spacciava per un suo parente, chiedendo crediti ai suoi conoscenti, suscitando così la protesta del letterato (tracce della polemica in Carmina, VI, e in Lettere di tredici uomini illustri). Anche il poeta Onorato Fascitello non aveva una buona opinione dell’onestà del M., che godeva comunque di una certa stima come poeta, come attestano i lusinghieri giudizi di Lilio Gregorio Giraldi (Dialogo de’ poeti, II) e di Marco Guazzo (Cronaca universale del mondo), che considerava il M. uno dei migliori poeti latini, insieme con il Flaminio, dopo la morte del Pontano. Paolo Giovio inserì ventidue epigrammi del poeta nei suoi Elogia doctorum virorum, e i loro rapporti amichevoli sono attestati da un endecasillabo del M. al letterato comasco, con il quale chiedeva un prestito per non trovarsi nella necessità di dimenticare le sue storie e i suoi ritratti degli uomini illustri. Un altro suo epigramma (Alcon) è inserito nella raccolta di Giampaolo Ubaldini (Carmina poetarum nobilium). L’unico componimento in volgare del M. giunto è contenuto nelle Rime di diversi illustri signori napoletani curata da Ludovico Dolce.
Bibliografia
Rime del Mirteo in: Rime di diversi illustri signori napoletani, a cura di L. DOLCE, Venezia, Giolito, 1552; Carmina poetarum nobilium, a cura di G.B. UBALDINI, Milano, Antoni-Meda, 1563; P. GIOVIO, Elogia doctorum virorum literis illustrium, Basilea, s.e., [1556].
L.G. GIRALDI, Dialoghi duo de poetis […], Firenze, Torrentino, 1551; M.A. FLAMINIO, Carmina, VI, Padova, Comin Da Trino, 1743, 176; O. LANDO, Cataloghi, [Venezia], Giolito, 1552, 562; M. GUAZZO, Cronaca universale del mondo, Venezia, Bindoni, 1553, 357; De le lettere facete, et piacevoli di diversi grandi huomini, et chiari ingegni, Venezia, Zanetti, 1561; Il libro de gli huomini illustri di Gaio Plinio Cecilio […], a cura di D. ATANAGI, Venezia, Guerra, 1562, 153; DI MANZANO, Nuovi cenni, 13; LIRUTI, Notizie delle vite, II, 127-131.
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