Il Germanisches National Museum di Norimberga conserva un antico virginale, firmato e datato ANTONIO MONSUTTO UDINIAE 1674 (inv. MIR 1088). Lo strumento, di forma rettangolare, proviene dalla collezione Rück ed è l’unico strumento musicale secentesco fabbricato da un artigiano udinese, giunto integro e funzionante fino ai giorni nostri. La tastiera è di 45 tasti con prima ottava corta; sulla tavola armonica, costruita in legno di cipresso, si trova una rosetta traforata. Nella parte interna del coperchio è presente un dipinto, che raffigura un paesaggio campestre con tre torri centrali; al lato destro due persone attingono acqua ad un pozzo. Sullo sfondo altre torri completano l’aspetto di un paesaggio che potrebbe essere friulano. Le notizie biografiche sul M. sono scarne: visse a Udine in borgo Grazzano, dove morì l’1 aprile 1706 all’età di settant’anni [era dunque nato nel 1636]. Era sposato con Pellegrina Gallici ed aveva quattro figli che si chiamavano Dorotea, Lucia, Giovanni e Giuseppe. Fu coinvolto in un lungo processo con il capitolo di Udine, per un’abitazione avuta in affitto nel 1679 dai nobili Paolitti. Nel 1691 e 1695 effettuò piccole riparazioni all’organo della chiesa di S. Francesco a Palmanova, e queste rimangono le sole notizie che testimoniano una sua attività organaria.
Bibliografia
J.H. VAN DER MEER, La disposizione dei tasti negli strumenti italiani a tastiera a pizzico, «L’Organo», 12/2 (1974), 115; L. NASSIMBENI - F. METZ, Musica e musicisti in Palmanova tra il XVII e XIX secolo, in Pietro Alessandro Pavona e la musica sacra a Palma, Palmanova, Circolo comunale di cultura “Nicolò Trevisan”, 1996, 51-52; L. NASSIMBENI, L’organo di S. Giorgio Maggiore e la vita musicale di Borgo Grazzano, in La chiesa di San Giorgio Maggiore in Borgo di Grazzano, II parte, a cura di A. PERSIC, Udine, Parrocchia di S. Giorgio Maggiore, 2001, 159, 164.
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