Nacque nel 1823. Figlio di mercanti, negli anni giovanili non poté dedicarsi agli studi e iniziò presto a lavorare nel commercio di granaglie, spiriti e generi alimentari, attività cui diede subito un notevole impulso. Sposò Anna Muratti, dalla quale ebbe quattro figli, Carlo, Carlotta, Luigi e Giuseppe. Nel 1859, forte della consolidata esperienza maturata nel commercio delle bevande alcoliche, fondò in Udine una fabbrica di birra sullo stampo di quelle già esistenti in Austria, Paese in cui si procurò non solo i macchinari, ma anche la manodopera. Lo stabilimento fu invece realizzato dall’architetto Giuseppe Zandigiacomo, che seppe «conciliare la solidità all’eleganza». Nel volgere di poco tempo gli sforzi di M. diedero i loro frutti e la birra, prodotto che i friulani non consumavano e nei cui confronti si poneva l’ostacolo dei produttori di vino, venne affermandosi non solo sul mercato locale, ma anche fuori provincia. Imprenditore di «larghissime vedute», nel 1870 si aggiudicò pure l’appalto per la riscossione in Udine del dazio sul consumo. Benvoluto dai suoi dipendenti, M., tuttavia, non poté dare seguito alla sua febbrile attività, in quanto, non ancora cinquantenne, venne colpito da una progressiva infermità mentale. Più esattamente fu affetto da «demenza paralitica incurabile», malattia che lo rese incapace di occuparsi dei suoi affari. Per questo motivo nel 1873, su richiesta del fratello Serafino, il tribunale di Udine lo interdisse, nominando la moglie sua tutrice di diritto. Per avere un’idea del successo imprenditoriale di M., basti pensare che al momento dell’interdizione il suo patrimonio ammontava a oltre un milione di lire e comprendeva, oltre ai crediti, ai mobili e ai titoli pubblici, anche diversi beni immobili, tra i quali un negozio di coloniali e spiriti in angolo del piazzale di porta Venezia, un negozio di salumi e coloniali, una fabbrica di aceto, una fabbrica di birra e un’officina di bottai. Morì a Udine il 2 marzo 1875, ma l’azienda da lui creata continuò a prosperare sotto la guida dei figli Luigi e Giuseppe.
Bibliografia
G.B. ZECCHINI, La birraria del sig. Moretti in Udine, «Rivista friulana», 3 (1861), 204-206; Luigi Moretti, «Giornale di Udine», 3 marzo 1875; Bevanda di stagione. Una visita alla fabbrica birra Moretti di Udine, «La Panarie», 1/4 (1924), 247-256; Friuli 50 anni: dedicato agli uomini ai fatti alle cose del mezzo secolo, [Udine, Edizioni “Friuli 50 anni”, 1950]; M. PAVAN, Economia e finanza municipale a Udine (1866-1904), Udine, Forum, 2004, 79-81.
Nessun commento