Nulla è noto su di lui prima del novembre 1431, quando fece la sua comparsa in Udine come cantore officiante nella chiesa di S. Antonio; l’11 febbraio seguente risultava cappellano dell’altare di S. Maria Annunciata in duomo e, nel corso dell’anno, veniva pagato per un libro di canto («Item pro presbitero Nicholao tenorista de mandato capituli super suo libro a cantu concessi ducatos boni auri et iusti ponderis octo in ratione pro singulo ducatu soldos VIII») e per la sua attività di cantore. Rimase a Udine, non fino al 1434 come sinora è stato scritto, ma almeno fino alla metà del 1436: in febbraio infatti era ancora rettore della chiesa di S. Antonio e nel secondo trimestre del 1436 figurava ancora tra i mansionari, insieme con Cristoforo da Feltre, pre Natale da Udine organista, pre Andrea «cantor» e altri. È abbastanza probabile sia lui quel «Nicolaus quondam Iohannis de Traconibus de Capua» in servizio come maestro di canto in cattedrale a Treviso dal dicembre 1439 al gennaio 1442, e come cantore presso la locale fraterna di S. Maria dei Battuti. Il 15 di quel mese rinunciò alla prebenda dell’altare di S. Gabriele per ragioni di salute «propter aëris intemperiem» e, con l’assenso del vescovo L. Barbo, passò in qualità di mansionario cantore alla cattedrale di Vicenza ove rimase fino al 1461. Dal 1456 al 1458 fu anche rettore della chiesa di S. Fosca di Altivole (dipendente da Asolo). L’ultima informazione sul suo conto lo vede nel 1461 a S. Maria di Montebello. N. è autore di un trattato musicale per l’insegnamento delle regole elementari del canto ecclesiastico datato al 1415, Compendium musicale a multis doctoribus et philosophis editum, che si conserva in tre testimoni (i primi due editi da J. A. de La Fage nel 1853 e 1864): Roma, Biblioteca Vallicelliana B 83; Roma, Biblioteca Casanatense 1711; Venezia, Biblioteca Marciana, manoscritto Lat. ... leggi VIII, 82 (= 3047). Delle sue composizioni musicali resta un Et in terra pax a lui attribuito nel manoscritto 2216 della Biblioteca universitaria di Bologna e nel manoscritto Q 15 del Museo internazionale e Biblioteca della musica di Bologna ma non da una terza fonte, il manoscritto Lat. 14274 della Bayerische Staatsbibliothek di Monaco, che l’attribuisce invece al francese Bosquet. Secondo alcuni studiosi N. è autore soltanto delle varianti che contraddistinguono il manoscritto 2216.
ChiudiBibliografia
Edizioni moderne: NICOLAY CAPUANI PRESBYTERI Compendium musicale, ed. J. A. DE LA FAGE, Lutetia Parisiorum, Bonaventurae & Ducessois, 1853; ID., Essais de dipthérographie musicale, Parigi, Legouix, 1864, 309-338; NICOLAUS DE CAPUA, Compendium musicale, Bloomington, Indiana University, 1993 (Thesaurus musicarum latinarum): edizione in facsimile; Il codice musicale 2216 della Biblioteca Universitaria di Bologna, a cura di F. A. GALLO, Bologna, Forni, 1968 (Monumenta Lyrica Medii Aevi Italica, 3. Mensurabilia); Early Fifteenth-Century Music, 11/II, edited by G. REANEY, s.l., American Institute of Musicology, 1959 (Corpus Mensurabilis Musicae, 11/2), XIV, 7-12.
ACU, Liber rationum, 489, f. 8v; ASU, NA, 5184, Istr. 1431-1432, f. 45v; 5122, Istr. Sciolti; ms BCU, Joppi, Notariorum, XIV, f. 144.
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