NICOLÒ DA LIEGI

NICOLÒ DA LIEGI

ecclesiastico, cantore

Figlio di Simone o Simeone, nacque probabilmente a Liegi, ma nulla si sa sul suo conto fino al 14 febbraio 1407 quando comparve tra i mansionari della collegiata di Cividale del Friuli; qui rimase fino al 15 settembre 1411 (nel 1409 è probabile abbia servito la cappella di papa Gregorio XII, presente in città per il concilio), per divenire poi cantore e mansionario del duomo di Treviso per poco più di un anno. Lo si ritrova di nuovo a Cividale, sempre come mansionario della collegiata, in documenti che vanno dal 17 marzo 1417 al 18 novembre 1418; il 23 dicembre 1419 assunse servizio presso la cattedrale di Chioggia, col compito fra l’altro di «insegnar a cantar e biscantar a tuti li chierici de la dicta [giesia] che avrà volontà de imparar»; ma già il 5 aprile 1421 non doveva più essere a Chioggia se è ricordato come «presbitero Nicolao cantore […] mansionario […] ecclesiae Civitatensis» in una pergamena cividalese: divenuto canonico del capitolo e titolare della chiesa di S. Maria in Curia, “Nicolaus de Leodio” morì a Cividale prima del 21 marzo del 1433. È verosimile che sia l’autore del mottetto Argi vice Polyphemus – Tum Philemon rebus paucis conservato in un codice del Seminario di Aosta e composto per l’elezione al pontificato di Giovanni XXIII nel 1410.

Bibliografia

Ms Seminario di Aosta, 15 (già A 1D19).

Répertoire international des sources musicales, B IV/5, Manuscripts de musique polyphonique XVet XVIsiècles, Italie. Catalogue par N. BRIDGMAN, München, Henle, 1991, 5; PETROBELLI, Cattedrali, 467-468; Polyphonic Music of the Fourteenth Century, XIII, Italian sacred and ceremonial music, edd. K. VON FISCHER - F. A. GALLO, München, L’Oiseau Lyre, 1987, 220; F. A. GALLO, Il Medioevo II, Torino, EDT, 1977 (Storia della musica a cura della Società italiana di musicologia, II), 80-81; CATTIN, Formazione, 277, 282.

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