Nato a Gemona; morto a Gemona (?) tra il 1382 e i primi del 1383. Pittore gemonese, figlio di Giacomo da Gemona citato anche col nome de Becariis o Bichiriis, da non confondersi con l’omonimo pittore gemonese Nicolò figlio di Marcuccio, morto nel 1359 e autore dei perduti affreschi (1331) con Storie di san Cristoforo sulla facciata del duomo di Gemona. Grazie agli studi di G. Tusulin e M. Walcher è possibile delinearne l’attività. N. di G. è il primo pittore friulano del quale si possegga un’opera sicura, firmata, nella chiesa di S. Giovanni dei Cavalieri a S. Tommaso di Majano (Udine). Gli affreschi, siti sulla parete destra, raffigurano san Giovanni Battista e due gruppi di “oranti”, forse ai lati di una perduta Madonna della Misericordia e recano la firma «Ego Nicolut[us] fili[us] Iacobi de Glem[ona]» e debbono essere ritenuti antecedenti il 1360, anno nel quale l’artista viene ricordato nei documenti come figlio del defunto Giacomo (mentre nella firma dell’affresco il padre è ancora vivente). Con più esattezza, come ha osservato la Walcher, per il loro giottismo «già filtrato attraverso la pittura riminese che aveva agito sul primo Paolo Veneziano e sui miniatori operosi a Venezia intorno al terzo decennio del Trecento» essi vanno ritenuti forse antecedenti il 1348, anche per la totale assenza di influssi della pittura di Vitale da Bologna. Fu attivo a più riprese nel duomo di Gemona dove sono documentati incarichi conferitigli negli anni 1371 e 1373 (opere perdute). Gli studiosi sono propensi a riferirgli l’esecuzione degli affreschi – da alcuni riferiti in passato a Giovannutto da Gemona, figlio di Nicolò di Marcuccio – raffiguranti la Crocifissione e Santi nel sacello di S. Michele al di sotto delle sagrestie del duomo di Gemona, adibito in origine ad ossario.
Bibliografia
DBF, Udine, 1997, 309; JOPPI, Contributo quarto, 8; CAVALCASELLE, La pittura, 16; G. TUSULIN, Maestro Nicolò da Gemona, t.l., Università degli studi di Trieste, a.a. 1966-1967; M. WALCHER, Il pittore trecentesco Nicolò da Gemona a S. Tomaso di Maiano, Udine, Arti grafiche friulane, 1978 (Antichità altoadriatiche, 14), 43-51; M.C. CAVALIERI DOSSI, Maiano, fraz. San Tommaso (scheda), «Relazioni della Soprintendenza per i beni ambientali e architettonici, archeologici, artistici e storici del Friuli Venezia Giulia», 3 (1983), 62-63; BERGAMINI - TAVANO, Storia, 254; G. GANZER, La collezione Cernazai di Udine, «Atti dell’Accademia di scienze lettere e arti di Udine», 37 (1984), 27-39; M. WALCHER, Gli affreschi del sacello di San Michele, in Il duomo di Santa Maria Assunta di Gemona, a cura di N. DRUSIN, Udine, AGF, 1987, 63-70; R. FABIANI, Gemona, duomo (scheda), «Relazioni della Soprintendenza per i beni ambientali e architettonici, archeologici, artistici e storici del Friuli Venezia Giulia», 8 (1991), 243-244; D. F[ORGIARINI], in DI MANIAGO, Storia, II, 51, n. 1; Il registro battesimale di Gemona del Friuli 1379-1404, a cura di F. DE VITT, Udine, Deputazione di storia patria per il Friuli, 2000, 32, 33, 200n.
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