PAGHINI DOMENICO

PAGHINI DOMENICO (1777 - 1850)

pittore, musicista

Immagine del soggetto

Autoritratto di Domenico Paghini, s.d. (Udine, Biblioteca civica, Principale, 946).

Nacque probabilmente a Venezia il 1° luglio 1777, da Natale e Caterina Piccinini, i quali almeno dal 1780 risiedevano a Udine, città in cui il pittore morì il 28 marzo del 1850. La formazione generale di P. avvenne nell’ambito del Seminario arcivescovile di Udine, circostanza per cui gli fu attribuito dai contemporanei il titolo di abate, benché non risulti aver preso i voti. Anche gli studi artistici si svolsero dapprima in ambito udinese, presso Leopoldo Zuccolo, Pier Antonio Novelli e Giovanni Battista Tosolini, e in seguito nell’Accademia di Venezia, sotto la guida di Giuseppe Diziani. Da tali maestri apprese la tradizione pittorica veneta (in particolare Veronese e Tiepolo), che arricchì con esempi locali, soprattutto quelli provenienti da Francesco Chiarottini. Proprio come quest’ultimo autore, P. si dedicò con particolare fortuna alla decorazione di ville e palazzi, offrendo brani di raffinata capacità scenografica, sorretti da riuscite invenzioni prospettiche e delicati squarci vedutistici, che conferiscono un’eleganza di gusto tardo neoclassico agli ambienti. Minore qualità egli espresse nella pittura di soggetto sacro, che risulta vincolata a un accademismo privo di reali slanci inventivi in cui si ripetono elementi tratti in massima parte dalla scuola friulana. Una simile propensione al recupero degli esempi del passato, attraverso l’esercizio della copia, è testimoniata anche dall’intensa attività grafica sviluppata da P., che fortunatamente si è conservata in album di disegni che alternano riproduzioni da Pellegrino o da Pordenone con brillanti “sketch” di costume tratti dall’attualità del suo tempo (numerose anche le incisioni, si tratta soprattutto di antiporta per pubblicazioni). Oltre che alle arti figurative P. si dedicò pure alla musica, tanto da essere ricordato come valente violoncellista. ... leggi Delle sue numerose realizzazioni in ambito privato, ricordiamo a Udine la decorazione del salone centrale di palazzo Polcenigo-Garzolini (considerato il suo capolavoro), il ciclo di affreschi in palazzo Lovaria (1825 ca.) e gli interventi in casa di Prampero e nei palazzi Montegnacco-Berghinz e Susanna-Caratti; a Cividale nella casa Bonessa, nel palazzo de Puppi e nel casino della Società dei nobili; a questi vanno associati gli affreschi in casa Gera a Conegliano, in villa Torre-Valsassina a Ziracco, nella villa Beretta a Lauzacco, nel castello di Valvasone e quelli a lui attribuiti in villa Florio a Persereano e in casa Partistagno a Ronchis di Faedis. Per quanto riguarda la ricca produzione di natura religiosa si segnalano: le pale con S. Giorgio che libera la principessa dal drago in S. Giorgio di Arcano Inferiore, i Ss. Pietro e Paolo per l’omonima chiesa di Giavons di Rive d’Arcano (1820), la Sacra Famiglia con santi e le Ss. Caterina d’Alessandria con Brigida e Lucia nella parrocchiale di Villacaccia (1821), l’affresco raffigurante il Battesimo di Gesù in S. Marco a Scodovacca (1835) e le stazioni della Via Crucis nella parrocchiale di Rugliano (1838), cui si aggiungono gli affreschi nelle parrocchiali di Bicinicco (1836), Nespoledo (1831), Ravosa, Talmassons e Visco (1834), nonché a Udine le tele raffiguranti la Vocazione di s. Pietro in duomo (1825) e la Deposizione nella chiesa di S. Quirino.

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Bibliografia

Numerosi disegni di D. Paghini sono conservati in BCU (13 raccolte al ms 946) e presso i Civici musei e gallerie di storia e arte di Udine (15 disegni), nonché in collezione privata.

G. BERGAMINI, Per Domenico Paghini. Appunti, «Ud. Boll.», 3 (1996), 73-104; M. DE GRASSI, Appunti sulla “fortuna” di Francesco Chiarottini: affreschi inediti di Domenico Paghini, «AFT», 16-17 (1997), 157-166; NASSIMBENI, Paganini, 76-78; L. COSMI BRACCHI, Disegni inediti di Domenico Paghini, in Civiltà e cultura di villa tra ’700 e ’800 a Mirano e nella terraferma veneziana. Catalogo della mostra (Mirano, 2000), Venezia, Marsilio, 2000, 126-129; R. DE FEO, Presenze e relazioni artistiche nel miranese tra fine Sette e Ottocento, ibid., 87-93; D. NOBILE, Domenico Paghini. Un protagonista della decorazione neoclassica in Friuli, «Neoclassico», 20 (2001), 52-75; EAD., La riscoperta dei “minori”. Domenico Paghini, artista in Friuli tra ’700 e ’800, «Vultus Ecclesiae», 4 (2003), 79-84; L. BRACCHI, 1777-1850. Domenico Peghini un pittore friulano tra Neoclassicismo e Romanticismo, s.l., s.n., 2008.

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