Nacque a Gorizia il 9 febbraio del 1832 e in città risiedette e operò anche dopo aver concluso gli studi all’Accademia di Venezia. P. è ricordato soprattutto per i suoi ritratti, accostati a quelli di Tominz, ma giudicati «più freddi», e per i quadri di genere. Nel 1879 salì all’onore delle cronache cittadine («L’Isonzo», «L’eco del Litorale») per aver eseguito in soli dieci giorni la copia della pala d’altare di Giandomenico Tiepolo raffigurante La Vergine in gloria fra s. Lorenzo e s. Francesco da Paola (Strasburgo, Musée des Beaux-Arts), allora conservata nella chiesa di Cavenzano, ma proveniente dal convento domenicano di Aiello, soppresso nel 1810. La pala fu venduta all’antiquario veneziano M. Guggenheim, mentre la copia fedele di P. è ancora visibile sull’altare laterale destro della chiesa friulana. Il pittore, minato dalla tisi, si spense a Gorizia l’11 marzo 1884.
Bibliografia
L.C. IPPAVIZ, Catalogo della Prima Esposizione Artistica goriziana, Gorizia, Tip. Ilariana, 1888, 23; C.L. BOZZI, Pittori goriziani dell’800, «La Panarie», 17 (1939), 87-88, 185-186; COSSAR, Storia dell’arte, 234-235, 346-347; TAVANO, Gorizia, 103; G. AVIAN, Qualche notizia su Cavenzano e le sue chiese, in Le chiese della parrocchia di Campolongo al Torre, Cervignano del Friuli (Udine), Parrocchia di Campolongo al Torre, 1990, 54-57.
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