Nacque a Gorizia il 6 giugno 1829 da una famiglia di proprietari terrieri e vi morì il 17 febbraio 1913. In quella città compì gli studi ginnasiali, poi si iscrisse all’Università di Vienna, dove nel 1848 era studente di giurisprudenza e partecipò ai moti studenteschi della capitale austriaca. Nel 1853 si laureò ed esercitò l’avvocatura a Gorizia ed in altre località della provincia. Nella sua vita svolse vari incarichi pubblici, talvolta anche contemporaneamente, all’inizio senza una scelta politica precisa, tanto che il foglio liberale «L’Isonzo» nel 1872 lo definì «un camaleonte politico». Poi, nella maturità, divenne l’esponente principale del Partito liberale italiano nella contea austriaca di Gorizia. La sua carriera politica cominciò nel 1861, quando fu eletto consigliere comunale della sua città natale e deputato della dieta provinciale appena costituita, in cui entrò il 6 aprile 1861 e poi fu rieletto ininterrottamente per tutta la vita. Il 26 febbraio 1867 fu eletto dalla dieta provinciale al Consiglio dell’Impero e svolse quel mandato fino al 1870. Il 28 marzo 1877 fu nominato capitano provinciale e mantenne l’incarico fino al 16 agosto 1883. L’8 luglio 1879 fu eletto nuovamente deputato al parlamento di Vienna, mandato che svolse fino al 1885. L’8 aprile 1899 fu nominato nuovamente capitano provinciale e mantenne quella carica fino alla morte. Il suo partito gli attribuì il merito della bonifica dell’Agro monfalconese e dello sviluppo del porto di Monfalcone, e il sogno della strada costiera da Monfalcone a Trieste. Il partito avversario, quello cattolico, riconobbe come «imponente» la realizzazione del manicomio provinciale. ... leggi Fu avversario politico del leader del Partito cattolico popolare friulano Luigi Faidutti, specialmente nelle elezioni politiche del 1907 e del 1911 e in quelle provinciali del 1908 e del 1909, ma non si dichiarò mai suo nemico. Nel 1909 l’arcivescovo Francesco Borgia Sedej lo chiamò a testimoniare su Faidutti riguardo a una sua presunta poesia giovanile su Garibaldi. Alla morte di P. anche i suoi avversari politici riconobbero che il Partito liberale italiano della contea di Gorizia aveva perso la sua mente migliore.
ChiudiBibliografia
ASVat, Segreteria di Stato, 1909, 247/5, f. 120-122.
Seduta della Dieta provinciale di Gorizia e Gradisca del 26 febbraio 1867, «L’Osservatore triestino», 28 febbraio 1867; «L’Isonzo», 5 aprile 1877; «L’eco del Litorale», 3 luglio 1879, 19 agosto 1883 e 18 febbraio 1913; «Il Corriere friulano», 18 febbraio 1913; I. SANTEUSANIO, Giuseppe Bugatto il deputato delle “Basse”, Udine, La Nuova Base, 1985, passim; [G. BUGATTO - L. FAIDUTTI], L’attività del partito cattolico popolare friulano negli ultimi venticinque anni (1894-1918), Vienna, Herold, 1919 (riedito con Introduzione e note a cura di I. Santeusanio, Gorizia, ISSR, 1990), passim.
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