Scultore nato a Udine, probabilmente nel 1579 e morto forse a Venezia nel 1634, certamente documentato dal 1599 al 1622; ebbe bottega nel capoluogo friulano, in via Pracchiuso. Ancora oscura la formazione; tuttavia sappiamo che nel 1603 era residente a Venezia e nella sua produzione si possono riscontrare dei precisi riferimenti stilistici legati all’attività del feltrino Francesco Terilli e tangenze con i modi di Giovanni Antonio Agostini, con il quale forse collaborò direttamente. Operò con il legno, la pietra e in bronzo, in territorio friulano come a Padova e a Venezia. A Udine realizzò nel 1614 la statua della Giustizia sulla colonna di piazza Libertà; nel 1615 licenziò l’imponente figura in legno di San Cristoforo per l’omonima chiesa (ora nel Museo diocesano); nel 1617 intagliò il monumento equestre dedicato a Daniele Antonini, posto sulla controfacciata del duomo, e nel 1618 scolpì il busto in marmo di Daniele Antonini nel Museo civico, opere, quest’ultime, che probabilmente introdussero in Friuli la tipologia del ritratto celebrativo. Inoltre gli sono attribuiti, in modo assai convincente, il monumento funebre di Antonio Savorgnan nella chiesa del Carmine di Udine (1627 circa), quello a Marcantonio di Manzano nel duomo di Cividale (1621) e una statua lignea raffigurante il Redentore nel duomo di Gemona. Al P. spettano a Padova due portelle in bronzo per l’altare del Santo nella basilica di S. Antonio (1603-04); mentre a Venezia nel 1614 realizzò quattro statuine bronzee, con i dottori della chiesa, per una balaustra dell’altare maggiore della basilica di S. Marco e nel 1622 eseguì due perduti angeli marmorei per la chiesa di S. Giorgio Maggiore. Il P. ebbe tre figli, Giovanni Battista (1612-1645), Giovanni Maria (1623-1653) e Giovanni (1621-1654), anch’essi scultori.
Bibliografia
DI MANIAGO, Storia, I, 117; JOPPI, Contributo quarto, 129; MARCHETTI - NICOLETTI, Scultura lignea, 109; G. BERGAMINI, Cividale del Friuli. L’arte, Udine, Casamassima, 1977, 55-56; P. GOI, Il Seicento e il Settecento, in La scultura nel Friuli-Venezia Giulia, II, Dal Quattrocento al Novecento, a cura di P. GOI, Pordenone, GEAP, 1988, 163, 175, 176, 177, 178, 235; G. PERUSINI, Le sculture lignee di Giovanni Antonio Agostini, in Mistrùts, 193, 202-203.
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