Nacque nel 1740 a San Vito al Tagliamento dove il padre Alessandro fu “soprintendente” alla fabbrica del duomo sanvitese avviata dal patriarca Daniele Dolfin nel 1746, mentre il fratello Valentino svolse l’attività di pubblico perito (suo il Catastico dell’Ospedale della fraterna dei Battuti di San Vito al Tagliamento del 1779, conservato presso l’ospedale civile di San Vito al Tagliamento); visse sempre a San Vito, divenendone podestà nel 1803, e vi mori nel 1817. La formazione del P. avvenne essenzialmente in ambito locale, tranne un breve passaggio presso l’Accademia veneziana. Gli autori cui la sua produzione fa riferimento sono Gaspare Diziani, Francesco Zugno, Antonio Carneo e Giambattista Tiepolo, esempi dei quali poteva facilmente osservare nella cittadina natale e a Udine, dando quindi vita a composizioni gradevoli ed equilibrate, contraddistinte da colori liquidi ed atmosfere sfumate. Lavorò soprattutto per la propria città – dove molte opere documentate sono da considerarsi perdute – realizzando tele per edifici sacri, ma anche gonfaloni (non più esistente quello per il duomo), fregi in abitazioni e quadretti votivi (probabilmente suoi alcuni presenti nel santuario di Madonna di Rosa), oltre che in centri vicini. Al catalogo del P. appartengono certamente: la Madonna con Bambino e le sante Fosca e Apollonia nella chiesa parrocchiale di Annone Veneto (1767); la tela raffigurante San Francesco di Sales e santa Francesca di Chantal nel monastero della Visitazione a San Vito al Tagliamento (dopo il 1767); la pala delle Anime Purganti nella parrocchiale di Sesto al Reghena; le pale della Madonna della Cintura in gloria ed i santi Monica, Agostino, Rocco e Sebastiano, di San Giuseppe e le Anime Purganti e della Madonna del Rosario con i santi Valentino e Pietro martire nella chiesa parrocchiale di S. Martino a Morsano; la Madonna in Gloria con il Bambino, santa Lucia e sant’Antonio da Padova nella parrocchiale di Villotta di Chion; San Franceso di Paola e la Madonna col Bambino e santa Lucia nella parrocchiale di Blessaglia; San Michele Arcangelo nella chiesa omonima di Boldara e la Presentazione al Tempio nella parrocchiale di Portovecchio.
Bibliografia
DI MANIAGO, Storia, I, 208-209; A. ALTAN, Memorie storiche della Terra di San Vito al Tagliamento, Venezia, Picotti, 1832, 49, 54, 89-90; R. ZOTTI, Sectilia, Udine, Del Bianco, 1911, 43; ID., San Vito nella storia. Uomini e famiglie notabili, Sacile, Tipografia Sacilese, 1926, 129-130; F. METZ - P. GOI, Pittura del XVII - XVIII secolo. Ricerche nel Sanvitese e Friuli Occidentale, San Vito al Tagliamento, Ellerani, 1972, 34-38, 53; P. GOI - G. BERGAMINI, Pittura a Morsano al Tagliamento, in Morsan, 383-428: 400-402; F. METZ, S. Vito al Tagliamento: un intaglio, una tela, un pittore, «Sot la Nape», 49/3 (1997), 73-80: 78-80.
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