Figlio del notaio veneziano Federico e della tarcentina Chiara Nicoletti, nacque a Gemona del Friuli l’11 febbraio 1884. A soli quindici anni si distinse come primo violino in una piccola orchestra di musicisti gemonesi, diretti dal maestro Elia Elia. Studiò al Conservatorio di Venezia con Francesco de Guarnieri, a Firenze con Luigi Bicchierai e si perfezionò nella musica antica a Parigi con Henry Casadesus. Nel 1907, a seguito di un grave dissesto finanziario che vide il padre coinvolto in un fallimento bancario, P. abbandonò i genitori e sposò a Venezia la pianista udinese Pia Gidoni, dalla quale si separò poco tempo dopo la nascita del figlio Enrico. Suonò la viola nel Quartetto veneziano e tenne numerosi concerti in Italia e all’estero, anche come solista di viola d’amore, in un’epoca in cui le esecuzioni di musica antica su strumenti originali erano considerate una rarità. Nel primo semestre dell’anno 1916 fu nuovamente a Udine, dove svolse il servizio militare e dove, insieme con i colleghi Gilberto Crepax (violoncello) e Giuseppe Pais (organo), si esibì sovente alla messa del soldato, cerimonia religiosa riservata ai militari che si svolgeva nella basilica delle Grazie. Dal 1913 fu insegnante di violino e viola al Conservatorio di Palermo e dal 1916 al 1949 a quello di Firenze; la sua scuola ha lasciato una traccia profonda, testimoniata da importanti allievi quali Renzo Sabatini, Giorgio Ciompi, Sandro Materassi e Piero Farulli. Cultore di musica contemporanea ed esperto di liuteria, collaborò con importanti riviste e nel 1926 pubblicò, assieme al violinista Remy Principe, il libro Il violino, fondamentale guida per la didattica violinistica, ristampato più volte a seguito del grande successo ottenuto. ... leggi Fu segretario della commissione di esperti per l’Esposizione di liuteria antica del 1937 a Cremona, la più importante mostra di antichi strumenti ad arco realizzata fino ad allora. L’ultima sua residenza toscana, fino all’età del pensionamento, era a Fiesole; nel 1950 rientrò in Friuli a Barbeano (dove i genitori si erano sposati nel lontano 1876) e qui morì per un collasso cardiaco il 18 febbraio 1965.
ChiudiBibliografia
G. PASQUALI - R. PRINCIPE, Il violino. Manuale di cultura e didattica violinistica, Milano, Curci, 1926; G. PASQUALI, La liuteria moderna, «Cremona», 10 (1938); ID., L’imitazione di Paganini, Firenze, La Stamperia, 1941; ID., La Rai e la musica, «Il ponte», 5/7 (1949), 868-873; ID., Un primato musicale piemontese, ibid., 5/8-9 (1949), 1182-1184.
Camino di Codroipo. Solenne Messa orchestrale, «La Patria del Friuli», 16 ottobre 1899; Concerto di beneficenza, «Il Crociato», 24 febbraio 1908; Teatro Minerva. Il concerto di ieri sera, ibid., 30 aprile 1908; La messa del soldato, «Corriere del Friuli», 19 febbraio 1916; M.W. RILEY, Storia della viola, a cura di E. BELLONI FILIPPI, Firenze, Sansoni, 1983, 306, 430; E. TORSELLI, Giulio Pasquali: viola, violino e viola d’amore / Giulio Pasquali: viola, violin and viola d’amore, «Arte liutaria», 2/1 (1986), 49-52; E. RIZZOTTI, Giulio Pasquali, musicista, «Il Barbacian», 46/1 (2009), 81-84.
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