Nacque a Sacile l’11 febbraio 1700, figlio di Felice, di antica e nobile famiglia locale. Seguendo le orme del padre, che fu apprezzatissimo medico a Sacile dal 1676 fino alla morte, avvenuta nel 1719, si laureò in medicina a Padova nel 1719 a soli 19 anni, avendo illustri insegnanti come Antonio Vallisnieri senior, Giovan Battista Morgagni e Alessandro Knips Macoppe. Assunse la condotta medica sacilese nell’aprile 1729, subentrando all’appena defunto Gio Batta Martinelli e battendo la concorrenza, tra gli altri, del compaesano ed amico Giuseppe Antonio Pujati, futuro docente all’università patavina, col quale rimase comunque sempre molto legato, anche epistolarmente, e di cui fu nel 1730 testimone di nozze. La condotta sacilese gli fu rinnovata più volte, fino al 1751, quando per motivi ignoti vi rinunciò spontaneamente, venendo sostituito da Francesco Doro. Aveva nel frattempo pubblicato nel 1741, nel numero 23 della Raccolta d’opuscoli scientifici e filologici diretta da Angelo Calogerà, una lunga e complessa dissertazione in latino sulla dissenteria (De dysenteria), che ricevette vari apprezzamenti, tanto da essere più volte citata da altri autori e positivamente recensita – ma nel 1757 – dal prestigioso giornale parigino Journal œconimique, all’interno della rubrica Extraits des livres, journaux et lettres d’Italie. Si dilettò pure di letteratura, facendo parte dell’Accademia degli Invitati di Sacile. Un suo sonetto di maniera, dedicato al marchese Antonio Savorgnan, zio della sposa, è inserito nell’opera collettiva Componimenti poetici per le faustissime nozze di sua eccellenza la n.d. Faustina Marchesa Savorgnan con sua eccellenza il n.h. Lodovico Rezzonico, stampata a Venezia presso Simone Occhi nel 1758. Il P. ricoprì anche varie cariche annuali nell’amministrazione cittadina sacilese (fu per ben undici volte non consecutive ‘Provveditor di Comun’ tra il 1724 e il 1762 e ‘Deputato alle affittanze’ nel 1757). Non si conosce per ora la data precisa della morte, che pare comunque essere avvenuta dopo il 1779, forse non a Sacile.
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