Nacque a Rivignano (Udine) il 20 aprile 1915; rimasto orfano di guerra a pochi mesi, con la madre fu accolto nella famiglia patriarcale paterna. Entrò a far parte dei “Pueri cantores” del suo paese, diretti da Vittorio Toniutti e, nel 1924, entrò in seminario, dove insegnava canto e teoria musicale il maestro Mario Roussel, convinto assertore della riforma ceciliana. Da lui P. prese anche lezioni di pianoforte, il cui studio approfondì con Mario De Marco. Ordinato sacerdote nel 1939 e quindi cooperatore nella parrocchia di S. Nicolò a Udine, si iscrisse ai corsi di organo e composizione organistica di Giovanni Pigani all’Istituto musicale I. Tomadini di Udine. Dopo gli anni tormentati della seconda guerra mondiale, che lo videro partecipare alla lotta partigiana, si diplomò nel 1946 e iniziò il corso medio di composizione con Mario Montico; si appassionò al canto popolare friulano e riuscì a sottrarlo alle formule logore della convenzionalità. Nel 1955 si diplomò a Trieste in composizione, ma aveva già eseguito nel 1943 Beati immaculati in via, aveva trasmesso una messa per voci bianche nel 1945 dalla radio del Governo militare alleato, mentre nel 1948 aveva presentato a un concerto udinese organizzato da Piero Pezzè l’Anacoreta, per nove strumenti. Insegnante di religione in due istituti superiori udinesi, nel 1956 venne incaricato dal neoarcivescovo Giuseppe Zaffonato dell’insegnamento del canto nell’affollato Seminario maggiore di Udine, che si inaugurò in quello stesso anno proprio con le sue Acclamationes per soli, orchestra e coro. ... leggi Affiancò monsignor Pigani negli ultimi anni in duomo fino al 1966, quando lo sostituì, e venne chiamato a preparare un sussidio musicale per le assemblee liturgiche. Titolare dal 1961 della cattedra che era stata del Pigani, costituì il coro dell’Istituto musicale udinese. Sensibile ai dettami del Concilio Vaticano II sull’integrazione fra assemblea dei fedeli e coro, in «autonomia e interdipendenza delle parti» (D. Zanettovich), presentò una silloge di canti, in occasione del congresso eucaristico nazionale tenutosi a Udine nel 1972, alla presenza di papa Paolo VI, che si chiuse con un suo Te Deum. Queste prove gli guadagnarono la nomina a monsignore e canonico onorario della metropolitana del duomo. Chiamato a dare voce musicale ai momenti più significativi della collettività, P. scrisse le sacre rappresentazioni Udine mille e non più mille, per il millenario della città nel 1983, e In die afflictionis nel 1986, decennale del terremoto. In cinquant’anni di fervida attività non si distolse dalla composizione di musica profana, strumentale o vocale su testi di David Maria Turoldo, Pier Paolo Pasolini, Pietro Biasatti, Giso Fior. Infine, ritiratosi da molti incarichi, si dedicò al coro I. Tomadini di Mortegliano che, all’indomani della sua morte, prese il suo nome. Morì il 20 settembre 1997. Pubblicò con Pizzicato e con Suvini Zerboni; molte sue composizioni liturgiche uscirono nel 2004 grazie all’impegno di don Battista Sburlino e del maestro Gilberto Della Negra, che hanno curato la cessione del suo fondo musicale all’Archivio storico diocesano di Udine.
ChiudiBibliografia
Principali edizioni musicali: Timp furlan, Udine, Pizzicato, 19962; A planc cale il soreli. Antologia corale di armonizzazioni, elaborazioni di villotte e canti d’autore in friulano, a cura di G. DELLA NEGRA - B. SBURLINO, Udine, Pizzicato, 2000; Musica sacra, rev. critica di D. ZANETTOVICH, Milano, Rugginenti, 2004, I: Canti liturgici, II: Messe, III: Te Deum, Missa solemnis, Trinodia, Le tre visitazioni.
DBF, 622-623; D.G. LEONARDI, Il “cantar friulano”, l’ultima stagione di don Albino Perosa, «Choralia», 13/30 (dicembre 2002), 7-8; R. DELLA TORRE, Alcuni protagonisti della vita musicale a Udine tra Otto e Novecento, in Studi sul Novecento musicale friulano. Atti dei convegni 2001-2002-2003, a cura di R. CALABRETTO, Udine, SFF, 2004, 64-66; R. CALABRETTO, “Fu musica nuova”. Percorsi musicali nella poesia di Pier Paolo Pasolini, ibid., 243-245; P. BIASATTI - D. ZANETTOVICH, Albino Perosa (1915-1997), Mortegliano, Cappella musicale Albino Perosa, 2005 (con note storico-critiche al catalogo delle opere); Conservatorio di musica Jacopo Tomadini Udine 1925.2005. Dall’Istituto musicale pareggiato ai giorni nostri, Udine, Conservatorio di musica Iacopo Tomadini, 2005, 30, 40.
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