PEROTTI CESARE

PEROTTI CESARE (1892 - 1936)

avvocato, politico, amministratore pubblico

Nacque a Chions (Pordenone) nel 1892, figlio di Galeazzo, intendente della Finanza della provincia di Udine e nipote di Luigi Domenico Galeazzi, deputato radicale. Si laureò in giurisprudenza a Bologna. Partecipò alla grande guerra come sottotenente degli alpini e rivestì un ruolo attivo nelle organizzazioni degli ex combattenti. Il 24 ottobre 1920 era consigliere comunale a Chions, anche se si dimise poco dopo. Alla elezione di Piero Pisenti nel Congresso provinciale dei fasci, P. fece parte della Commissione finanziaria. Pochi mesi dopo la marcia su Roma, nel maggio del 1923, sollecitò il sindaco di Chions, Giacomo di Sbrojavacca, a rassegnare le dimissioni per consentire la ricostruzione dell’amministrazione comunale secondo i nuovi orientamenti. Nel farlo, ricorse all’autorità di Pisenti, prefetto del Friuli. Nel 1932 P. fu nominato federale ad Ancona. Dal gennaio del 1934 al luglio del 1935 fu commissario prefettizio a Piacenza e successivamente a Cuneo. Uomo di spiccate doti oratorie, è ricordato per il suo carisma. Sostenitore di Pisenti, nel 1926 fu attivo nella corrente favorevole alla riammissione di quest’ultimo nel partito. Sebbene fosse esponente di una corrente moderata e filoborghese, il suo operato si avvicinava di più al cosiddetto “fascismo di sinistra”. Nel maggio del 1923 inaugurò una latteria sociale a Chions. A lui si attribuiscono i progetti di realizzazione del monumento ai caduti (1923) e delle scuole medie a Chions, che però sarebbero state innalzate due anni dopo la sua morte (1938). P. ricorse alla sua influenza e alla sua posizione per aiutare i propri compaesani, procurando passaporti per la Francia e lavoro ad Ancona. Ottenne riconoscenze da Mussolini durante il suo operato a Piacenza. Morì a Cuneo nel 1936.

Bibliografia

M. FABBRO, Fascismo e lotta politica in Friuli (1920-1926), Padova, Marsilio Editori, 1974; A.M. PREZIOSI, Borghesia e fascismo in Friuli negli anni 1920-1922, Roma, Bonacci Editore, 1980.

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