Nacque a Gemona attorno alla metà del secolo XVII e qui intraprese i suoi primi studi sotto la guida del professore pubblico Igino Maniaco. Fin dalla giovinezza dimostrò una particolare inclinazione per il maneggio dei cavalli e cercò di indirizzarsi verso questa disciplina. Presto il suo spirito intraprendente lo spinse ad uscire dal Friuli per andare in Toscana, a Firenze, dove riuscì a fare amicizia con il cavallerizzo maggiore del granduca Cosimo III, Nicola Santapaulina, fratello del più famoso Luigi, ideatore di alcuni celebri balletti per cavalli rappresentati in occasione dell’arrivo della regina Cristina di Svezia a Roma. Ad essi si deve il trattato L’arte del cavallo (1696). Entrato alla corte di Cosimo, il P. riuscì ad approfondire e migliorare finalmente la sua conoscenza delle tecniche di equitazione; ed inoltre ebbe modo di servire e di farsi apprezzare dai numerosi principi che frequentavano la corte toscana. In seguito il P. passò a Padova dove il vescovo della città Gregorio Barbarigo stava cercando un cavallerizzo maggiore e il nobile gemonese Cristoforo Federli, suo cortigiano, gli suggerì il nome del concittadino. Il P. forte dell’esperienza maturata e delle buone referenze, riuscì ad ottenere l’incarico e rimase presso il Barbarigo fino alla morte. Anche il P. scrisse un breve trattato in cui cercò di racchiudere tutta la sua conoscenza sull’arte del cavallo e nel 1688 poté darlo alle stampe con il titolo Il cavallo ammaestrato di Gio. Batt. Persa forlano cavallerizzo maggiore dell’eminentissimo sig. cardinale Gregorio Barbarigo vescovo di Padova etc. dedicato all’altezza serenissima Ferdinando III de’ Medici gran prencipe di Toscana. L’opera fu affidata per la pubblicazione alla stamperia del Seminario, che dal 1684 al 1697 ebbe nel Barbarigo il suo propulsore. Il volume, contiene anche un discorso sulle particolarità essenziali della lancia.
Bibliografia
G.B. PERSA, Il cavallo ammaestrato di Gio. Batt. Persa forlano cavallerizzo maggiore dell’eminentissimo sig. cardinale Gregorio Barbarigo vescovo di Padova etc. dedicato all’altezza serenissima Ferdinando III de’ Medici gran prencipe di Toscana, Padova, Stamperia del Seminario, 1688.
LIRUTI, Notizie delle vite, IV, 464-465; DI MANZANO, Cenni, 159; MARCHETTI, Friuli, 1000; DBF, 624; G. CICONI, Udine e sua provincia, Udine, Trombetti-Murero, 1862, 360; PATAT, Oms, 130.
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