Nacque a Sedegliano di Codroipo (Udine) nel 1773 da Pietro. La famiglia in origine si identificava con il semplice appellativo “di Sedegliano” e sarebbe stata chiamata Perusini dalle perle d’oro (in friulano “perusìns”) delle collane indossate dalle donne di famiglia, lavorate secondo una tecnica inventata a Perugia (Perusini, 1969). I Perusini, annoverati fra le famiglie più ragguardevoli del paese, per le vaste proprietà agricole, possedevano anche la tenuta di Rocca Bernarda. Prima traccia dell’attività di ingegnere di P. è una perizia datata 14 marzo 1803, firmata assieme al pubblico perito Antonio Foscarini, per una casa con orto in Sedegliano. Nel 1807 «Giacomo qm. Pietro Perusini» figura nel primo consiglio della neocostituita municipalità di Sedegliano, nel dipartimento di Passariano, per il quale fu ingegnere capo del genio civile sotto il primo Regno italico instaurato da Napoleone. È ricordato soprattutto come il primo che rilevò, e riprodusse in scala metrica, la pianta di Udine in un Disegno iconografico della città d’Udine rilevata nel 1808 […] e rettificata nel 1810, redatto in comune con gli ingegneri geometri censuari Bravi, Ravalli e Partesotti. Composto di ventiquattro fogli, in esso gli aspetti prettamente tecnici sono smorzati dall’acquarellatura e dalla resa “pittorica” della simbologia di giardini e orti. La pianta era conseguente alle operazioni di censimento e di rilievo promosse nel 1808 e finalizzate alla formazione di un catasto edilizio urbano per il completamento del catasto napoleonico. Nella successiva incisione, Pianta della Città di Udine rilevata nel 1811 da Giacomo Perusini, traspose il disegno in dimensioni ridotte. P. indirizzò al podestà di Udine una lettera, datata 19 agosto 1812, per presentare la Pianta «rilevata, e corretta nello scorso anno, e di cui ne ho fatta in seguito eseguire l’incisione», ritenendo ciò doveroso prima di renderla pubblica. ... leggi Nella risposta del 23 agosto, il podestà Giulio Mattioli dichiarò il suo «particolare aggradimento». Raffaello Sbuelz la definì «una delle migliori ed artistiche incisioni planimetriche in rame dei primi anni del secolo XIX». La pianta contiene anche un utile indice dei Luoghi più rimarcabili della Città, sedi di istituti di educazione e beneficenza, uffici e caserme, servizi di pubblica utilità, sedi del potere ufficiale dello Stato, con i riferimenti numerici. Il disegno è conservato presso i Civici musei di Udine, come l’incisione, esemplari della quale sono presenti, ad esempio, all’Archivio di Stato di Venezia e alle Civiche raccolte A. Bertarelli di Milano. In un documento datato 8 giugno 1815, P. si firmò come «f.f. presidente I. R. Commissione Censuaria del Passariano». Sotto il Lombardo-Veneto fu direttore del censo (una sorta di odierno direttore generale del Ministero delle finanze); è citato nell’Almanacco per le province soggette all’I. R. Governo di Venezia per l’anno 1821. In qualità di «Imp. Regio Consigliere di Governo Direttore» della Direzione del censo e delle imposizioni dirette, firmò il Prospetto dei carati di carico erariali e locali imposti nella provincia del Friuli dall’epoca dell’attivazione dei rispettivi catasti comunali […], datato 24 luglio 1843. Giuseppina Antonini Perusini, moglie dell’omonimo suo nipote, nelle memorie scrive che la nomina a imperial regio consigliere di governo testimonia che godette della stima dell’imperatore d’Austria, sebbene appartenesse all’associazione politica italiana dei Carbonari, notizia che riferisce anche Sbuelz. Il nome di P. è presente nell’Elenco della Loggia di Udine (al n. 45); un certificato che gli venne rilasciato dalla Loggia massonica Napoleone indica che sostenne «con lode» l’ufficio di primo aggiunto al maestro di cerimonie e disimpegnò «degnamente» le importanti commissioni che gli furono affidate. La sua buona fama è confermata da una lettera di Antonio Sbaiz, parroco di Sedegliano, indirizzata a Raffaello Sbuelz il 16 marzo 1915, in cui P. è definito generoso, filantropo e benefattore, sensibile all’arte e legato al paese (Lucci, 1998). Dal 1807 abitò a Venezia (a Ss. Filippo e Giacomo, n. 4019) dove, da Maria Campana di Serano, nacque il figlio Andrea (1828-1886), che, ancora studente, partecipò ai moti risorgimentali e nel 1866 divenne medico primario dell’ospedale di Udine. P. morì a Venezia il 20 marzo 1847. Nel cimitero di Sedegliano esiste un suo cenotafio. È citato negli appunti dattiloscritti di Giovanni Dolcetti (Notizie e documenti riguardanti la famiglia Perusini) di cui era depositario Perusino Perusini, nipote del medico Gaetano, che custodiva anche le pochissime memorie di famiglia salvate dalla distruzione della ritirata di Caporetto.
ChiudiBibliografia
ASU, ACN B41, 19.8.1812; ACAU, Legati, Sedegliano.
Prospetto dei carati di carico erariali e locali imposti nella provincia del Friuli dall’epoca dell’attivazione dei rispettivi catasti comunali: con alcuni cenni succinti sulla natura degli estimi in detta provincia compresi, Venezia, Tip. Vedova di G. Gattei e comp., 1843; G. CICONI, Udine e la sua provincia, Udine, Trombetti-Murero, 18622, 397; G. MARINELLI, Saggio di cartografia della regione Veneta, Venezia, R. Deputazione veneta di storia patria, 1881 (= Bologna, Forni, 1978), 303, n. 1460; R. SBUELZ, Alcune note su due benemeriti ingegneri patrioti illustratori della città di Udine - dal 1811 al 1848, in Castello, torretta, specola ed osservatori meteorologici in Udine, Udine, Del Bianco, 19152; DI MANZANO, Cenni, 159; C. RINALDI, Sedegliano profilo storico, Udine, La Nuova Base, 1967 (= Sedegliano, Comune di Sedegliano, 1997), 98; G. ANTONINI PERUSINI, Un secolo nella memoria, Udine, L’Asterisco, s.d. [1969]; VALENTINELLI, Bibliografia, 342, n. 2527; A. CELOTTI, La Massoneria in Friuli, Udine, Del Bianco, 1982, 95, 105, 112-115; Sedegliano un popolo, una cultura ieri e oggi, a cura di C. RINALDI, Sedegliano, Comune di Sedegliano, 1982, 372; F. TENTORI, Udine: mille anni di sviluppo urbano, Udine, Casamassima, 1982, 373; RIZZI, Udine, piante, 124-129; F. TENTORI, Udine, Roma-Bari, Laterza, 1988, 126, 140, 142; C. RINALDI, Storia arte ambiente nel comune di Sedegliano, Sedegliano, Comune di Sedegliano, 1996, 280; C. DONAZZOLO CRISTANTE, Udine: città ideale e città reale, in Dopo Campo Formio, 207, 212; B. LUCCI, Gaetano Perusini ed il suo contributo alla definizione della demenza di Alzheimer, Udine, Accademia di scienze, lettere e arti, 1998, 5-9 (Quaderni dell’Accademia, 6).
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