Poco o nulla si conosce della biografia di questo personaggio, attivo nella città di Udine e nelle località con essa confinanti tra gli anni Cinquanta e gli anni Ottanta del Settecento. Il suo nome compare nell’ottobre del 1756 nell’elenco dei pubblici periti udinesi ed è con ogni probabilità da tale data, o al massimo da alcuni anni prima, che va fatta iniziare la sua attività professionale. Della sua opera di disegnatore e di agrimensore, svolta molte volte in collaborazione con altri pubblici periti, fra i quali vanno segnalati Nicolò Desia, Gaspare Guerra, Francesco Leonarduzzi e Aurelio Manetti, ci rimangono alcune pregevoli planimetrie, diverse stime di beni privati e pubblici e alcuni prospetti di case e palazzi cittadini. Fra questi ultimi, a testimonianza della indubbia capacità rappresentativa del P., va annoverata la veduta della casa di ragione di Giandomenico Pecile, posta in Contrada del Giglio, raffigurante la facciata della stessa con portici e datata 18 marzo 1755. Lavoro di pregevole fattura, anche se di stile tipicamente settecentesco, è la mappa rappresentante il mulino del conte Francesco Gorgo situato nei pressi della roggia cittadina; la raffigurazione riprende anche una porzione della città circostante, ove si riconoscono: casa Ottelio, il seminario, la chiesa di S. Antonio, il palazzo arcivescovile, la casa dei conti Antonini e l’orto dei padri dell’oratorio di S. Filippo Neri.
Bibliografia
ASU, Della Porta, b. 12, disegno n. 1 (mappa con mulino, datata 5 luglio 1759) e disegno della casa n. 879; Ibid., NA, Francesco del fu Alessandro Brunelleschi, 9195, VIII instrom., f. 127r-139v; ivi, Giovanni Antonio Marinelli, 9416, Filza prodotte, Stima di G.B. Peruzzi; ivi, Zaccaria Caratti, 9173, XI instrom., 168, f. 125v-126v.
G. DI CAPORIACCO, Storia dei periti pubblici agrimensori geometri in Friuli, Udine, Edizione a cura del Collegio dei geometri del Friuli, 1966, 60; DELLA PORTA, Case, 182, 407, 538, 558, 642.
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