Nominato dal Liruti come uno dei copisti che lavorarono per Guarnerio d’Artegna, potrebbe essere identificato con quel «Petrus Arza presbiter» che si sottoscrive in lettere greche dopo aver esemplato parte della prima sezione del manoscritto San Daniele, Biblioteca civica Guarneriana, 28, databile tra 1454 e 1456. A questa stessa epoca, e precisamente nel 1455, un «venerabil[is] vir Petr[us] offician[s] in Sancto Daniele» è menzionato come testimone in un documento rogato a Fagagna.
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