Battezzato a Gorizia il 16 novembre 1715, quale primo insegnante di musica ebbe il padre Giacomo, violinista dilettante. Nel dicembre 1750 il P. presentò un memoriale agli Stati provinciali goriziani per essere stipendiato quale violinista della città, ma la sua richiesta non dovette aver avuto seguito se nel 1753 lo si ritrovava a Udine, dove fu nominato primo violino della cappella musicale del duomo. Nel capoluogo friulano esercitò per oltre vent’anni il ruolo di capo dell’orchestra del teatro; inoltre insegnò violino nella Casa delle Zitelle e nel collegio dei barnabiti, dove tra i suoi allievi annoverava i nobili Antonio Antonini, Giovanni Battista e Vincenzo Stainero, Nicolò Steffaneo e il sacerdote Giulio Paciani. Il P. morì il 16 aprile 1776 e fu sepolto nel duomo udinese. Anche se ancora non sono stati ritrovati suoi manoscritti musicali, è accertato che si era dedicato anche alla composizione: in un elenco di spese per una festa da ballo tenutasi al castello di Udine nell’agosto 1771, infatti, è segnato un pagamento al P. per aver composto alcuni minuetti. Si occupava anche della costruzione di strumenti ad arco ed è nota l’esistenza di un violino che porta la sua firma e la data 1748: in questo strumento risulta evidente l’influenza di Francesco Goffriller, liutaio di origine veneziana attivo a Udine nella prima metà del Settecento. Alcuni studiosi di liuteria ricordano il P. per la bontà dei suoi violoncelli e delle sue viole. Anche suo figlio Antonio (1746-1799) era musicista: suonava il violoncello ed il violino e nel 1761 entrò a far parte della cappella musicale del duomo di Udine.
Bibliografia
Gli orti esperidi. Rappresentazione scenica contenente gli esercizi cavallereschi, con cui si trattengono i nobili convittori, Udine, Murero, 1757; Panegirico alla beatissima Vergine delle Grazie nel trasferirsi la celebre di lei Immagine nella Cappella eretta dalla Magnifica Città di Udine, Udine, Murero, 1770, 13; Breve ragguaglio della vita e della morte del rev. sac. D. Giulio Paciani udinese, Udine, Murero, 1791, 10, 14; VALE, Udine, 163; COSSAR, Storia dell’arte, 278-280; Pietro Alessandro Pavona e la musica sacra a Palma, Palmanova, Circolo comunale di cultura “Nicolò Trevisan”, 1996, 23, 24; NASSIMBENI, Paganini, 23, 119; R.M. COSSAR, Vecchia liuteria goriziana. La famiglia Pelizon. 1939 (introduzione di L. NASSIMBENI), Cremona, Cremonabooks, 1999, X, XIV; S. PIO, Violin and Lute Makers of Venice 1640-1760, Venezia, Venice Research, 2004, 116.
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