Nacque il 6 marzo 1821 a Montenars (Udine), da Giovanni Battista e Lucrezia Zanitti. Dopo una prima formazione presso il paese natìo, entrò nel Seminario diocesano, ove compì il resto degli studi spiccando nelle materie filosofiche e teologiche. Nominato sacerdote dal vescovo Giovanni Giuseppe Cappellari il 20 settembre 1845, venne incaricato per un breve periodo di una supplenza presso le scuole ginnasiali e in seguito assegnato alla cura d’anime nella parrocchia di Tarcento, come cooperatore del parroco Antonio Bonanni. Dopo tre anni passò alla vicaria di Attimis, ove rimase coinvolto, più o meno volontariamente, in alcuni episodi di rivolta patriottica, con conseguenti accuse di adesione alle idee risorgimentali per il 1848-1850. Su richiesta avanzata dalle autorità austriache, nell’agosto del 1850 fu sospeso dalla cura d’anime, assieme ai sacerdoti Luigi Vargendo di Gemona e Martino Silvestri di Nimis, considerati fra i «promotori più fervidi della rivoluzione». La sospensione durò però ben poco, se già nel 1851 P. fu assegnato alla cura d’anime nella parrocchia di Castions di Strada, come cooperatore, dedicandosi inizialmente soprattutto alla formazione dei giovani. Morto il parroco Rizzotti nell’agosto del 1853, giunse la sua nomina alla guida della parrocchia, per la quale, coadiuvato dal cappellano pre Biagio Chialchia, iniziò subito l’ampliamento dell’ormai insufficiente chiesa di S. Giuseppe, eretta tra la fine del Quattrocento e gli inizi del Cinquecento, e già rimaneggiata a più riprese nel corso del Settecento. ... leggi Per il nuovo intervento, dopo diversi progetti andati a vuoto, la giusta soluzione venne proposta dal cardinale friulano Fabio Asquini, amico di P., il quale propose un ampliamento a croce latina, la cui realizzazione fu affidata all’architetto Andrea Scala. La costruzione, con annessa sacrestia, venne terminata, non senza intoppi, nel 1861, mentre la consacrazione ufficiale avvenne solo quattro anni più tardi, nel settembre del 1865, una volta conclusi i lavori di rifinitura, che videro la realizzazione di un nuovo altare alla Vergine, progettato sempre dall’architetto Scala, con statua dell’artista friulano Vincenzo Lucardi, benedetta l’11 settembre 1863 da papa Pio IX. Un forte impegno fu profuso da P. anche per il rinnovamento della cantoria, che tra gli anni Cinquanta e Sessanta del secolo consisteva in una quindicina di cantori, affiancati da un organista e da un flautista. I risultati dovettero essere ottimi se nell’agosto del 1870 i cantori, superato il numero di cinquanta, furono chiamati ad animare la celebrazione della prima messa della novena alla Madonna delle Grazie di Udine, in occasione del primo centenario della cappella. Per quanto riguarda il campo più strettamente religioso, P. fondò una decina di confraternite, tra le quali la Congregazione del Cuore purissimo di Maria, riservata ai giovani, e la Congregazione del Cuore sacratissimo di Gesù per le giovani, istituite entrambe nel 1863. Scelte altrettanto importanti risultarono l’introduzione del terz’ordine di S. Francesco, l’avvio solenne del culto perpetuo di S. Giuseppe e il riordino della confraternita del Ss. Sacramento. Intensa fu anche l’attività di predicazione “itinerante”, che vide P. attivo in numerose parrocchie friulane, oltre che presso i Seminari di Udine e di Concordia, ed il monastero delle orsoline di Cividale. Altrettanto significativa fu l’attenzione da lui riservata alla pratica dei pellegrinaggi, tanto da partecipare, nel corso della sua vita, ai tre maggiori e più sentiti pellegrinaggi dell’epoca: Terra Santa, Roma e Lourdes. Nei mesi di giugno e luglio del 1867 si recò, infatti, a Roma per partecipare alla celebrazione del XVIII centenario del martirio dei santi Pietro e Paolo, alla presenza di papa Pio IX. In tale occasione a Castions scoppiarono dei tumulti di piazza, in seguito ad un’accanita contrapposizione fra le autorità capitanate dal sindaco e buona parte della popolazione, schieratasi contro la volontà pubblica di istituire dei balli e delle feste in contemporanea con la ricorrenza del centenario del martirio. La vicenda vide l’arresto di una ventina di persone e creò al prelato qualche fastidio, dato che per mesi fu attentamente controllato poiché considerato l’ispiratore della rivolta. Nella primavera del 1872 compì un pellegrinaggio in Terra Santa, del quale lasciò un interessante racconto, intitolato Un viaggio in Terra Santa raccontato da un parroco al suo popolo (Modena, 1872). In seguito alla pubblicazione si aprì anche una piccola, ma significativa polemica con Tommaso Christ, sacerdote friulano che aveva redatto a sua volta, alcuni anni prima, un diario di viaggio in Terra Santa. Polemica vertente sulle tradizioni tramandate dai fedeli sui luoghi santi, da considerarsi nella loro veridicità storica secondo P., mentre da rigettare in buona parte come antistoriche secondo il Christ. Oltre alle attività più strettamente religiose, P. volle istituire una scuola serale per i contadini, dove egli stesso provvedeva a fornire loro i rudimenti della lettura e della scrittura, oltre a qualche lezione di economia domestica ed agronomia. Morì a Castions all’età di settantadue anni il 19 gennaio 1893, in seguito ad un’acuta polmonite.
ChiudiBibliografia
ACAU, Anagrafe, 144, Montenars (anno 1821); ibid., Ordinazioni Sacre 1844-1854, 649, anno 1845; ibid., Collazione di benefici dall’anno 1849 all’anno 1858 da A a M, 1495, A1/1 e C2/8; ibid., Autorità civili, 1800, II, Restrizioni da posti di cura d’anime per accuse-atti politici-rivoluzionari (1848-49); ibid., Visite pastorali documenti […] forania di Mortegliano, 822, 259, Castions di Strada; BSAU, Biasutti, voce; Castions di Strada, Archivio parrocchiale, Memorie di L. P.
Scritti di L. Placereani: Lettera al redattore, «Rivista friulana», 13 ottobre 1861; Disamina delle osservazioni del sacerdote Tommaso Christ intorno al viaggio in Terra Santa raccontato da un parroco al suo popolo, Modena, Tip. dell’Immacolata Concezione, 1872; Un viaggio in Terra Santa raccontato da un parroco al suo popolo, Modena, Tip. dell’Immacolata Concezione, 1872; Lettera da Buenos Ayres, «Bull. Ass. Ag. Fr.», 3 (1880), 323.
T. CHRIST, Una osservazione in forma epistolare sur un viaggio in Terra Santa fatto dal parroco di Castions Leonardo Placereani. Risposta ad una proposta, Udine, Jacob e Colmegna, 1872; G. TELL, Nei funebri di trigesima del m.r.d. Leonardo Placereani parroco di Castions di Strada. Orazione laudatoria letta il 21 febbraio 1893 dal m.r.d. Giuseppe Tell abate parroco vic. for. di Latisana, Udine, Tip. del Patronato, 1893; C. COSTANTINI, Castions di Strada. Appunti storici, Udine, La Nuova Base, 1972, 33-105; R. TIRELLI, Il Comune di Castions di Strada. Dieci secoli di civica amministrazione, Udine, AGF, 1988, 152-160.
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