Fratello di Giovanni, nacque a Pordenone nel 1588 da Camillo e Meduna Meduna. Laureatosi a Padova nell’aprile del 1615 in diritto civile e canonico, si dedicò anche alla filosofia e all’astronomia. Le ottime relazioni con il conte Orazio Buccellini, consigliere imperiale, portarono al P. l’incarico di storiografo alla corte di Ferdinando III a Vienna. La salute cagionevole, e forse le resistenze della moglie Smeralda Mantica, non gli permisero di accettare l’invito. Fu membro dell’Accademia veneta degli Incogniti. Nel 1640, a Venezia, per i tipi di Giacomo Sarzina, pubblicò due volumi intitolati Delle guerre di Ferdinando secondo imperatore, e Gostavo Adolfo re di Svetia. Saggi d’historia del sig. Pietro Pomo. Dove si descrivono le attioni più memorabili seguite all’entrata del re in Germania fino alla morte del Vuolestano. Morì nel 1647.
Bibliografia
Le glorie de gli Incogniti o vero gli huomini illustri dell’Accademia de’ signori Incogniti di Venetia, Venezia, Valuasense, 1647, 376-379; LIRUTI, Notizie delle vite, IV, 474-476; DI MANZANO, Cenni, 164; V. TINTI, Compendio storico della città di Pordenone con un sunto degli uomini che si distinsero, Venezia, Cordella, 1837 riedito nel volume La storia di Pordenone di Valentino Tinti con il “Breve compendio” di Giuseppe Mottense, a cura di G.C. TESTA, Pordenone, Edizioni Biblioteca dell’Immagine, 1987, 139-140; A. BENEDETTI, Brevi notizie sui pordenonesi illustri, «Il Noncello», 2 (1952), 49; MARCHETTI, Friuli, 1003; T. PERFETTI, Giovan Battista Pomo: un uomo del suo tempo, in G.B. POMO, Comentari urbani (1728-1791), Pordenone, GEAP, 1990, 14-15.
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