PORCIA E BRUGNERA (DI) ALFONSO GABRIELE

PORCIA E BRUGNERA (DI) ALFONSO GABRIELE (1868 - 1932)

storico, filantropo, notaio, bibliofilo

Nacque a Porcia (Pordenone) il 21 settembre del 1868 dal conte Ermes e dalla contessa Elena di Montereale Mantica. Compì gli studi universitari a Bologna, dove si laureò in giurisprudenza all’età di ventitré anni. Tornato in Friuli, esercitò inizialmente l’attività di notaio, manifestando però già i primi interessi verso la storia locale, in modo particolare per la genealogia e l’araldica della sua famiglia e di altri casati friulani. Nel 1895 pubblicò a Pordenone con l’editore Gatti l’Albero genealogico della famiglia di Porcia e Brugnera. Estimatore ed amico di diversi storici friulani, P. spesso finanziava le loro opere, in occasione di eventi celebrativi. Nel 1898, ad esempio, fece pubblicare a sue spese I signori del castello di Arcano di Ernesto Degani, in occasione delle nozze della sorella Teresa con Orazio d’Arcano. Nel 1901 curò insieme con il cognato l’edizione del Memoriale dell’Arma Portia in vari luochi esistenti in Portia, in occasione delle nozze del fratello Eugenio. Nello stesso periodo si dedicò all’attività politica e fu eletto sindaco di Porcia. Terminato il mandato, si occupò dell’amministrazione del patrimonio di famiglia e soprattutto della sua biblioteca, che arricchì continuamente con il materiale bibliografico raccolto durante i suoi numerosi viaggi: P. si rivelò un grande collezionista. Nei mercatini dell’antiquariato, spesso consigliato dagli amici Antonio De Pellegrini e Luigi Pascuttini, acquistava genealogie, stampe, libri antichi e moderni, pergamene, carte geografiche. ... leggi La sua biblioteca accolse, inoltre, numerosi testi che gli autori dell’epoca gli donavano in segno di stima. Nel 1906 divenne membro del comitato udinese della Società Dante Alighieri. Tre anni più tardi ottenne il riconoscimento del predicato di don e dei titoli di conte del Sacro Romano Impero, conte di Porcia e Brugnera, conte palatino e signore di Ragogna, dal governo italiano. Nel 1911 si iscrisse alla Società storica friulana, che sarebbe divenuta in seguito Deputazione di storia patria per il Friuli. Nello stesso anno pubblicò Documenti e regesti sui feudi di Aviano e Genealogia Policreti, probabilmente su richiesta della sorella Giuseppina che nel 1892 aveva sposato Ottavio Policreti. Nel 1931 finanziò la pubblicazione di un’altra opera celebrativa per le nozze Panigai-Olivieri: Montereale Cellina e l’incursione turchesca del 1499, dell’amico De Pellegrini. L’anno successivo, il 26 marzo, il conte, con testamento olografo, dispose un lascito di seimilacinquecento unità bibliografiche al comune di Pordenone; mise inoltre a disposizione dell’amministrazione comunale 10.000 lire per la conservazione del materiale che sarebbe dovuto diventare il nucleo di una biblioteca civica, che nella città sul Noncello ancora non esisteva. P. morì il 24 aprile del 1932. Nel maggio dell’anno successivo l’archivista comunale Giorgio Calderini provvide all’inventariazione e alla collocazione del materiale, utilizzando anche una relazione stilata in precedenza dal De Pellegrini. Il lascito comprende prevalentemente opere di carattere storico-geografico, relative al Nord-Est italiano, e in modo particolare al Friuli, ma si trovano anche volumi di diversa natura (letteratura, filosofia, religione, giurisprudenza, medicina, agricoltura). Tra i manoscritti è presente solo il secondo volume dei Commentari urbani di Pordenone di Giambattista Pomo, essendo rimaste le altre opere manoscritte agli eredi di casa Porcia. Numerose pubblicazioni riguardano l’irredentismo trentino, giuliano e dalmata. Fra i periodici si ricordano, infine, il «Giornale dei letterati d’Italia», «Pagine friulane», «Pagine istriane», «Archeografo triestino», gli «Atti dell’Accademia di scienze, lettere ed arti di Udine».

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Bibliografia

ASCPn, cat. V, cl. 8, fasc. Legato conte Alfonso di Porcia.

S. BIGATTON, Porcia: i luoghi della memoria. Repertorio documentale per servire allo studio di una realtà locale, in A. DE PELLEGRINI, Cenni storici sul castello di Porcia, Pordenone, Arti grafiche Pordenone, 1925 (= Pordenone, GEAP, 1990), 191-430: 252, 255-256, 258-259, 261, 264, 270, 326; O. TASSAN CASER, Il lascito del conte Alfonso di Porcia e Brugnera presso la Biblioteca civica di Pordenone, «La Loggia», 4 (2001), 111-113.

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